Tempo di lettura: 2 minuti

di Matteo Pronzini*

Nelle scorse settimane il portale tio.ch ha dato voce alle denunce di alcuni disoccupati obbligati a frequentare dei programmi occupazionali di dubbia utilità presso la Caritas di Pollegio. Il tema verrà affrontato anche dalla trasmissione televisiva “Patti chiari” nella sua edizione di domani 17 marzo 2016.

Le denunce riguardano sia le condizioni di lavoro, soprattutto nel campo della sicurezza e della salute sia l’utilità dei programmi occupazioni alfine di permettere ai disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro.

Si denuncia, ad esempio, il fatto che le persone occupate a Pollegio siano obbligate a lavorare a temperature estreme (freddo in inverno e caldo in estate), a contatto con materiale potenzialmente nocivo alla salute senza i necessari strumenti di protezione. Le infrastrutture sarebbero inoltre fatiscenti e sporche.

Vi sono inoltre forti dubbi sull’utilità, ai fini di un rientro nel mondo del lavoro, di questi programmi occupazioni con attività agricole e di riciclaggio.

Alla luce di queste considerazioni chiedo al Consiglio di Stato:

1. Quanti sono state le persone disoccupate occupate presso la Caritas di Pollegio nel 2015 e nel 2016?

2. A quanto ammonta il contributo che Caritas ha ricevuto nel 2015 e 2016 per questi programmi occupazionali?

3. Chi è responsabile della verifica delle condizioni di occupazione (stato delle infrastrutture, condizioni di manipolazione di sostanze potenzialmente pericolose,…) delle persone disoccupate impiegate in questi programmi occupazionali (Ispettorato del lavoro? SUVA? Ufficio della Misure Attive?

4. Sono stati fatti dei controlli preliminari, periodici o su segnalazione di queste condizioni d’occupazione e se si da chi e con che risultato?

5. Quante persone occupate in questi programmi d’occupazione hanno trovato effettivamente un’occupazione in attività professionali (agricoltura e riciclaggio) con un attinenza reale con le attività espletate nel quadro di questi programmi occupazionali?

6. Quanto ha guadagnato la Caritas dalle attività (riciclaggio e produzione agricola) espletate gratuitamente dai disoccupati all’interno dei suoi programmi occupazionali?

*Interrogazione al Consiglio di Stato del 16 marzo 2017 del Deputato MpS Matteo Pronzini.

Print Friendly, PDF & Email