Tempo di lettura: 2 minuti

di Angelica Lepori Sergi e Monica Soldini

Nelle scorse settimane, la lista MPS-POP-Indipendenti aveva denunciato la proposta del Municipio sulla cassa pensione dei dipendenti della città di Bellinzona. Esso propone il cambiamento di cassa pensione (da una fondata sul primato delle prestazioni a una fondata sul primato dei contributi) e lo scioglimento del fondo di pensionamento anticipato (FPA).

Abbiamo contestato questa proposta sia nel merito che nel metodo. Nel merito poiché essa rappresenta un peggioramento delle condizioni pensionistiche per buona parte del personale alle dipendenze della città e rende di fatto impossibile (senza forti perdite dal punto di vista delle rendite) il pensionamento anticipato; nel metodo poiché questa procedura avviene attraverso una consultazione del personale al quale sono state fornite informazioni incomplete e spesso fuorvianti, al limite della legalità.
A complemento di queste critiche abbiamo anche fatto notare come questa consultazione del personale avvenga nel mese di luglio, un mese nel quale qualsiasi istituzione è, come noto, bloccata (non si riuniscono i legislativi, non giudicano i tribunali, etc.). Il personale, che in parte si avvicenda in questo periodo di vacanze, non ha quindi la possibilità di discutere collettivamente sui luoghi di lavoro, di verificare quanto succederà, di informarsi e scambiarsi informazioni e opinioni in modo dettagliato.
Infine, abbiamo ricordato, questa decisione contrasta con quanto era stato promesso, in fase di aggregazione, in merito a salari e casse pensioni: e cioè che nessun dipendente avrebbe subito perdite o peggioramenti. Per tutte queste ragioni avevamo invitato a votare NO al cambiamento di cassa pensione.
Il nostro intervento (con due prese di posizione) ha suscitato l’opposizione del Municipio (e dei partiti che ne fanno parte o lo sostengono), così come delle organizzazioni sindacali: per tutti l’informazione è stata corretta e completa e i dipendenti non avrebbero nulla da temere. Le nostre critiche sarebbero solo propaganda.
Ora apprendiamo che le cose, invece, stanno proprio come abbiamo sostenuto noi.
È infatti di oggi l’annuncio di una nuova assemblea del personale (convocata dalla città e dalle organizzazioni sindacali) per il prossimo 24 luglio (esattamente un mese dopo quella dello scorso 22 giugno). Perché questa nuova assemblea? Perché le cose non sono così “chiare” e “precise” come Municipio e organizzazioni sindacali hanno voluto far credere. Scrivono infatti nella convocazione che “molti di voi nelle ultime settimane hanno sollecitato il FUD e i Sindacati a far chiarezza sulla reale situazione del cambiamento di cassa pensione. In particolare a seguito della presa di posizione di MPS”; e a riconoscere che sia “utile permettere un ulteriore approfondimento”. Addirittura, si aggiunge: “a coloro che nutrono ancora dei dubbi in merito alla votazione, consigliamo di attendere l’assemblea per esprimere il proprio voto” . E pensare che era tutto chiaro!
Tutto questo è un’ammissione evidente che tra i dipendenti, giustamente, vi è subbuglio attorno ad una riforma della cassa pensione che rappresenta un passo indietro per la stragrande maggioranza di loro, a volte con perdite assai pesanti.
La lista MPS-POP-Indipendenti continuerà a battersi contro questa riforma e, come già anticipato, nelle prossime settimane presenterà proposte alternative. Nel frattempo invita i dipendenti della città di Bellinzona a votare NO al cambiamento di cassa pensione.