Recentemente il Municipio di Bellinzona in risposta ad una interpellanza della lista MPS-POP-Indipendenti sulle mensa e il dopo scuola dell’Associazione Polo Sud di Bellinzona ha risposto che la materia è di competenza cantonale e ci ha suggerito di rivolgerci alle competenti autorità cantonali. Seguiamo volentieri l’invito dell’esecutivo granata ed inoltriamo al Consiglio di Stato la seguente interrogazione.
Il centro riceve annualmente dal comune circa 100’000 franchi all’anno di sussidi (legati in parte alla legge sulle famiglie). È lecito chiedersi, soprattutto a fronte di alcune questioni già sollevate e relative alle condizioni di lavoro del personale e alla qualità del servizio, se questi soldi siano effettivamente ben spesi.
Stando alle risposte ad alcune nostre interrogazioni comunali i dubbi rimangono aperti.
1 In particolare appare confermato come in alcuni giorni della settimana il servizio non rispetti le regolamentazioni vigenti in termini di rapporto personale formato/numero di bambini presenti, a meno che, ma questo sarebbe contrario a quanto previsto dalle normative vigenti, il personale stagista venga considerato come personale a tutti gli effetti.
Sembra quindi opportuno chiedere al Consiglio di Stato se è a conoscenza di quali mansioni e quali incarichi siano affidati al personale stagista all’interno delle strutture del Polo Sud e se queste corrispondono a quanto previsto dalle raccomandazioni cantonali sugli stages redatte dall’Ufficio cantonale del lavoro.
2 Un altro aspetto riguarda la questione dei prezzi della mensa (molto superiori a quelli previsti nelle strutture analoghe degli altri quartieri di Bellinzona) per una qualità della refezione non sempre corrispondente alle norme previste dalla refezione scolastica. Ci è stato segnalato che nel mese di settembre si è fatto più volte ricorso alla pizza da asporto e a pasti freddi. Da questo punto di vista la risposta nel Municipio alla nostra precedente interpellanza non appare per nulla soddisfacente laddove si affermava che “i bambini preferiscono mangiare all’aperto” e che “in questo modo il Polo Sud cerca di soddisfare le esigenze di tutti i bambini” (cosa si è fatto, un sondaggio di gradimento tra i bambini?). Ma, al di là di questo, a noi pare che un servizio mensa non debba necessariamente soddisfare le esigenze dei bambini (che forse preferiscono mangiare pizza al trancio piuttosto che verdura) ma dovrebbe garantire pasti sani e equilibrati adatti allo sviluppo dei bambini.
Chiediamo quindi al Consiglio di Stato se è al corrente di come avviene effettivamente la refezione alla mensa del Polo sud e se questa rispetta le norme previste dalla refezione scolastica.
3 Ultimamente sono apparsi dei cartelloni pubblicitari del Polo Sud con il quale si cerca, come un centro commerciale, di pubblicizzare i propri prodotti e d’attirare le famiglie con sconti e offerte varie piuttosto che ad un servizio di aiuto e sostegno alle famiglie.
Il Consiglio di Stato può escludere che i sussidi della legge famiglie non vadano a finanziare queste assurde campagne pubblicitarie?
Interrogazione del Deputato MPS Matteo Pronzini del 13 novembre 2018
Parte integrante dell’interrogazione:
Interrogazione 95-2018 MPS – Polo Sud un servizio per le famiglie o un interdiscount