Ieri hanno rifiutato di affrontare una discussione generale in Parlamento sul Covid 19, sulle sue conseguenze sanitarie, economiche e sociali. Non erano pronti, hanno detto (dopo mesi e mesi che non si parla d’altro), aggiungendo che ci vogliono proposte concrete attorno alle quali discutere.
Ed eccoli, nemmeno 24 ore dopo, incontrarsi – governo e i partiti che ne fanno parte – come ladri, per discutere di nascosto, senza gli occhi indiscreti dei cittadini e delle cittadine, del Covid 19, delle sue conseguenze sanitarie, economiche e sociali.
L’MPS, che aveva chiesto (e per la seconda volta) la discussione generale, non è certo sorpreso da questo modo di fare: è la dimostrazione evidente di come dietro alle pretese di discussione democratica, aperta e trasparente vi sia l’atteggiamento di sempre, quello delle manovre di corridoio, delle trattative segrete, dei patteggiamenti inconcludenti che servono solo a salvare i rispettivi interessi di partito e poco si preoccupano della sorte della popolazione.
D’altronde le dichiarazioni raccolte dai media prima della seduta non fanno altro che confermare la pochezza politica e progettuale di queste forze politiche; che non trovano di meglio che riproporre le solite politiche fatte di tagli, risparmi, contenimento del debito e vaghissimi progetti di non meglio precisati “investimenti” che dovrebbero ridare slancio all’economia.
E mentre loro, come ladri di notte (la riunione si tiene, non casualmente, al calar della sera), si riuniscono per aggiustare le cose tra di loro, la popolazione prende atto di un nuovo record di contagi e di una situazione sanitaria e sociale sempre più difficile, per alcune categorie addirittura drammatica.
L’MPS ribadisce di non avere e di non voler avere nulla a che fare con questa casta che, in queste ultime settimane, ha mostrato la propria incompetenza (ultimo episodio il pasticcio su teatri e cinema); e che non ha travato di meglio da fare che aumentare i salari dei consiglieri di Stato del 13% cioè di 33’000 franchi l’anno. Una decisione, una vera e propria vergogna, contro la quale, anche se si tratta di un’impresa difficile, l’MPS tenterà con tutte le sue forze di battersi. Così come si batterà contro le sciagurate misure che, siamo sicuri, usciranno da questi conciliaboli di personaggi da operetta.