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Pubblichiamo la presa di posizione dei nostri compagni del Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA – L’Anticapitaliste) sui risultati del secondo turno delle elezioni legislative e sulle prospettive del prossimo periodo. (Red)

La principale lezione da trarre dai primi risultati di questo secondo turno è la battuta d’arresto subita dal Rassemblement National e dai suoi alleati. La sconfitta delle centinaia di candidati fascisti, razzisti, islamofobici, antisemiti e ultra-razzisti presentati dal RN è un enorme sollievo per le persone razzializzate, le donne, le persone LGBTI+ e i lavoratori e le lavoratrici. Questa vittoria della sinistra unita ha fermato lo slancio dell’estrema destra, che ha comunque conquistato una cinquantina di seggi. La sconfitta dell’estrema destra di Bardella e Le Pen è stata il frutto della mobilitazione popolare avvenuta grazie all’impulso unitario fornito dalla creazione del Nuovo Fronte Popolare.

Già questa è una vittoria del Nuovo Fronte Popolare, resa possibile dalla mobilitazione di tutta la sinistra, politica, sindacale e associativa, ma anche e soprattutto dalla mobilitazione di base di ampi settori delle classi lavoratrici, in particolare delle persone razzializzate e dei giovani, che si sono impegnati ovunque per bloccare il RN. Questa mobilitazione ha reso possibile l’elezione all’Assemblea nazionale di un numero molto elevato di deputati del Nuovo Fronte Popolare (tra cui una maggioranza relativa per la LFI) sulla base di un programma che rompe non solo con il macronismo al servizio degli ultra-ricchi, ma anche con la sinistra liberale del quinquennio di Hollande, che aveva perseguito le politiche della destra.

La sconfitta del RN non deve far dimenticare che sta aumentando in modo significativo il numero dei suoi parlamentari e rimane una minaccia per le persone razzializzate, i diritti sociali e le libertà democratiche. Né dovrebbe oscurare la sconfitta dei macronisti, che hanno perso un terzo dei loro seggi. Se hanno ancora così tanti deputati, lo devono solo agli elettori di sinistra, che sono passati in gran parte a loro al secondo turno per bloccare il RN. Questo voto di sbarramento non cambia in alcun modo i risultati elettorali: sia quelli delle elezioni europee che delle legislative, Macron e Attal sono stati chiaramente disconosciuti e quindi non hanno più alcuna legittimità a pretendere di guidare il Paese. Macron ora non ha altra scelta che sottomettersi alla volontà popolare e permettere a un governo di sinistra di attuare il programma del Nuovo Fronte Popolare, che ora ha ricevuto legittimità delle urne. Altrimenti, deve andarsene.

Questo rifiuto è anche un rifiuto della V Repubblica e delle sue istituzioni autoritarie e antidemocratiche. La mobilitazione popolare, segnata da un’affluenza senza precedenti da decenni, solleva anche la necessità di procedere verso un’Assemblea Costituente, per una vera democrazia della maggioranza.

D’ora in poi, gli impegni presi devono essere rispettati e tutte le misure d’emergenza previste dal programma del Nuovo Fronte Popolare devono essere applicate, a partire dall’abrogazione della riforma delle pensioni e dell’assicurazione contro la disoccupazione. Questo può avvenire solo se lo slancio popolare verrà mantenuto ed esteso. Ciò significa costruire collettivi del Nuovo Fronte Popolare a livello di base, aperti a tutti e tutte, che possano contribuire ad ampliare il movimento e a costruire mobilitazioni e scioperi nei prossimi mesi. Nessun governo di unità nazionale può rispondere alle aspirazioni espresse oggi nelle urne. Dobbiamo rimanere uniti per agire, discutere e tracciare una prospettiva di emancipazione che respinga l’estrema destra nel lungo periodo, attorno a una sinistra che combatte e rompe con il passato, una sinistra che può trasformare radicalmente questa società!