Dopo aver promesso di autorizzare i casinò, dopo aver creato decine di magazzini refrigerati per spedire centinaia di milioni di polli in Cina, dopo aver scaricato 600 milioni di litri di pesticidi all’anno nel suolo del bioma Cerrado, l’irresponsabile Lula da Silva sta ora autorizzando la Petrobras ad effettuare massicce trivellazioni di gas in Bolivia.
Con la benedizione di Lula da Silva, la nuova presidente di Petrobras, Magda Chambriard, ha assicurato che l’azienda tornerà a investire pesantemente nello sviluppo della produzione di combustibili fossili in Bolivia.
Per il Presidente della Repubblica e l’amministratore delegato di Petrobras, non è sufficiente scommettere sull’erroe di aumentare le esplorazioni di combustibili fossili in Brasile, nonostante l’urgenza globale di eliminare la produzione di petrolio, gas e carbone per frenare il cambiamento climatico.
Durante la sua visita in Bolivia dello scorso 9 luglio, Lula da Silva ha annunciato che Petrobras riprenderà ad investire nell’esplorazione di gas fossili in quel Paese.
Petrobras era responsabile del 60% della produzione di carburante in Bolivia, ma ora ne rappresenta solo il 25%, dopo la nazionalizzazione di parte delle sue attività boliviane da parte dell’allora presidente Evo Morales nel 2006.
Magda Chambriard ha assicurato alle autorità boliviane e ai rappresentanti del settore del gas e dell’industria che Petrobras investirà nuovamente in modo massiccio per aumentare la produzione di combustibili fossili in Bolivia. L’idea del Brasile è quella di esportare il gas estratto dal Paese vicino a prezzi più competitivi.
“Oggi il consumo per il mercato brasiliano richiede 50 milioni di m³ di gas al giorno. Crediamo che questo mercato possa essere triplicato fino a 150 milioni di m³ al giorno. (…) Vogliamo tornare a una produzione di 30 milioni di m³ in Bolivia, ma perché ciò accada, questo gas e questo investimento devono essere in grado di fornire gas per i fertilizzanti e i prodotti petrolchimici brasiliani a prezzi accessibili“, ha dichiarato Magda Chambriard al Fórum Empresarial Brasil-Bolívia, tenutosi il 9 luglio 2024 a Santa Cruz de La Sierra, davanti a centinaia di uomini d’affari.
Petrobras ha già un progetto in corso in Bolivia, ma ha incontrato difficoltà nell’ottenere la licenza ambientale a causa della sensibilità della regione, spiega il sito web epbr: il progetto Domo Oso-X3 (DMO-X3), nell’area di esplorazione nota come San Telmo Norte, a Tarija, capitale dell’omonimo stato nel sud della Bolivia.
Nella dichiarazione congiunta rilasciata al termine dell’incontro, Lula da Silva e il presidente boliviano Arce hanno inoltre sottolineato “l’importanza del gas naturale e dell’integrazione regionale del gas, impegnandosi a trovare il modo di aumentare il volume di gas che scorre attraverso il gasdotto Brasile-Bolivia”.
“La persona più importante qui, la presidente Magda Chambriard, è venuta a dire al popolo boliviano che vogliamo investire di nuovo in Bolivia, che vogliamo fare prospezioni qui. Ho voluto portare Petrobras perché so quanto questa azienda sia stata importante in Bolivia e quanto possa esserlo di nuovo“, ha dichiarato Lula da Silva davanti a centinaia di imprenditori boliviani e brasiliani a Santa Cruz de La Sierra.
Il governo brasiliano ha quindi rinnovato il suo interesse, anche se il presidente boliviano Luis Arce ha annunciato nel 2023 l’esaurimento delle riserve di gas naturale del Paese e la riduzione delle esportazioni verso Brasile e Argentina. “Abbiamo toccato il fondo“, aveva dichiarato Arce all’epoca.
Lula da Silva, uno struzzo dal collo lungo.
*articolo apparso sul blog dallo stesso nome ospitato su www.mediapart.fr il 13 luglio 2024. La traduzione in italiano è stata curata dal segretariato MPS. Il testo dell’intervento di Lula in Bolivia il 9 luglio è qui: https://www.gov.br/planalto/pt-br/acompanhe-o-planalto/discursos-e-pronunciamentos/2024/discurso-do-presidente-lula-durante-o-forum-empresarial-bolivia-brasil-em-santa-cruz-de-la-sierra