Tempo di lettura: 3 minuti

Nel 2021, al momento del lancio del nostro referendum contro il progetto PSE, avevamo contestato due aspetti del progetto: i costi e il sovradimensionamento. Aspetti che riguardavano sia il progetto nel suo complesso (con tutte i suoi aspetti immobiliari, ricordate la discussione sulle famose “torri”), sia gli impianti sportivi, lo stadio (Arena sportiva) e il palazzetto dello sport.
Pur non contestando il principio che queste strutture fossero realizzate, avevamo sottolineato che lo stadio era sovradimensionato e che i costi – soprattutto perché affidati ad un’azienda privata sulla base del contestato procedimento di partenariato pubblico-privato – sarebbero lievitati.
Tutto questo si sta puntualmente verificando. E la conferenza stampa che abbiamo tenuto oggi  (qui i due documenti presentati: https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2024/09/Modiche-PSE-9-2024.pdf e  https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2024/09/Interpellanza-PSE.pdf) ha voluto proprio fare il punto su questi aspetti, aggiungendone uno ulteriore: la lievitazione dei costi complessivi (e non si venga a dire che è colpa della guerra in Ucraina!) ha spinto il costruttore (con l’accordo del Municipio) a modificare in modo sostanziale i due progetti sportivi, venendo meno a quanto presentato (anche con l’ausilio di accattivanti “rendering” cioè immagini che prospettano la futura costruzione) durante la campagna per il voto sul referendum.
Il Municipio di Lugano ha mostrato, su questo progetto, la classica coda di paglia. Così, avuta notizia della nostra conferenza stampa odierna, si è inventato (convocandola nello spazio di poche ore) una conferenza stampa balneare (il sindaco Foletti era collegato in videoconferenza dal mare, verosimilmente in costume da bagno) per “informare” su alcune questioni relative al PSE (naturalmente non c’entrava nulla il fatto che l’MPS avesse indetto per il giorno successivo una conferenza stampa). Ma, tant’è: se l’annuncio di una conferenza stampa da parte dell’MPS ha come effetto che i cittadini e le cittadine siano informati su cosa sta succedendo con il più importante progetto della città degli ultimi anni, ben venga…
E così il Municipio ha confermato quanto noi da tempo abbiamo detto e andiamo dicendo. A cominciare dalla lievitazione dei costi (da 167 a 182 milioni di franchi) e dalla necessaria modifica dei progetti per “risparmiare”. Naturalmente queste modifiche vengono minimizzate , parlando di “Affinamenti e rifiniture in corso d’opera…
Il Municipio, giustificando la riduzione da 10’000 a 8000/8500 posti nello stadio, conferma la critica che avevamo sollevato al momento della votazione: cioè il sovradimensionamento, in particolare tenendo conto che mediamente non sono più di 3’000 gli spettatori che seguono il FC Lugano (chissà cosa succederà se non dovesse più essere così performante dal punto sportivo come in queste ultime due stagioni!). Anche inaccettabili le ragioni di questo ridimensionamento: la richiesta dell’azienda privata FC Lugano di poter disporre di spazi per VIP…
Ma i cambiamenti più importanti sono quelli che hanno investito il palazzetto dello sport. Una serie di modifiche che hanno alterato la costruzione nel suo complesso (con interventi preoccupanti anche dal punto di vista della sicurezza e della qualità della struttura), a cominciare dalla soppressione delle pareti a vetrate previste dal progetto iniziale.

Rendering del progetto iniziale da confrontare con quello definitivo in questa stessa pagina

Un cambiamento che ha spinto la commissione del paesaggio a bocciare la nuova variante. La critica della commissione (e il suo parere negativo) è stata così riassunta dall’Ufficio cantonale della natura e del paesaggio “chiudere il palazzetto dello sport porta infatti ad una soluzione molto diversa e meno qualificata dal punto di vista architettonico e ad una costruzione più impattante dal punto di vista paesaggistico, dove i fronti affacciati verso la strada, il Cinestar e lo spazio pubblico, invece di agevolare delle relazioni urbane qualificate, le impoveriscono. Lo svilimento della qualità del progetto edilizio, che non interessa unicamente la parziale chiusura dei fronti ma anche il cambio di materiale delle solette“. Ufficio cantonale della natura e del paesaggio che, malgrado questo preavviso della sua Commissione del paesaggio, ha comunque per finire approvato il nuovo progetto: miracoli della dialettica amministrativa!
Quanto al potenziale di risparmio di queste modifiche (per restare sulla questione delle vetrate) basterà ricordare che una vetrata con oscuramento e protezione solare costa oltre 1100/1200 CHF al m2. Le facciate chiuse costano circa 1/3. Riportate il tutto alle modifiche progettuali del palazzetto dello sport e comprenderete il notevole risparmio.
Infine, anche se non era tema della conferenza stampa, abbiamo già potuto segnalare che quando il Municipio afferma in materia di appalti, e cioè che tutti gli appalti sono stati aggiudicati a ditte attive e domiciliate in Ticino, non è vero. Ci ritorneremo a breve.