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Lo scorso 5 e 6 ottobre, si è tenuta a Kiev la conferenza di Sotsialnyi Rukh (Movimento Sociale, organizzazione della sinistra radicale ucraina, simpatizzante della Quarta Internazionale). Pubblichiamo qui di seguito la dichiarazione finale di questa conferenza. (Red)

Una risposta onesta alle sfide della guerra e non una politica ipocrita

Le prospettive di incertezza in una vittoria dell’Ucraina contro l’esercito di Putin, sono dovute al fatto che  la sola strategia affidabile di opposizione all’aggressore, cioè mobilitare tutte le risorse economiche disponibili per sostenere la linea del fronte e le infrastrutture critiche, è in contraddizione con gli interessi dell’oligarchia ucraina. A causa del sistema del libero mercato, l’Ucraina vive una situazione di presunta economia di guerra e la concentrazione del lusso nel bel mezzo di una povertà dilagante diventa esplosiva.

Il rifiuto di nazionalizzare le maggiori infrastrutture di  produzione, di tassare le maggiori imprese e di allocare le risorse necessarie al riarmo , ha come conseguenza che la guerra continua al prezzo di importanti perdite umane e di una mobilitazione senza tregua.

Noi pensiamo che le autorità debbano avviare un dialogo con la popolazione sugli obiettivi realizzabili della guerra e, soprattutto, introdurre un’economia davvero basata sulla difesa, oppure ammettere la mancanza di preparazione per giungere alla vittoria. Deve cessare l’incertezza concernente la durata  del servizio militare e questo è una questione di giustizia elementare. L’acquisizione di una superiorità tecnologica combinata con un’attitudine positiva verso le persone è la via da seguire per ottenere una vittoria.

Sotsianlyi Rukh sostiene lo sviluppo di un’economia del settore pubblico subordinata alle priorità della difesa e del pieno impiego. Difende i diritti delle persone obbligate a mobilitarsi per il servizio militare e che devono essere trattate con dignità. Bisogna  permettere loro di smobilitare alla fine di un periodo  di servizio definito chiaramente e infine aiutarle nel reinserimento nella società civile.

La solidarietà internazionale come strumento per oltrepassare la crisi dell’ordine mondiale

La guerra in corso in Ucraina è uno dei segnali della crisi dell’ordine mondiale basato sul modello neoliberista. Quest’ultimo si caratterizza per lo sfruttamento dei Paesi poveri da parte di quelli ricchi, per l’ineguaglianza nell’accesso ai bisogni fondamentali e per la prosperità delle cerchie benestanti. Questo al prezzo dell’asservimento, con l’arma del debito, di intere nazioni. Tutte queste caratteristiche insite nel sistema neoliberale, hanno minato la credibilità del diritto internazionale e reso invitabile la polarizzazione del mondo.           

Per lottare contro l’aggressione russa e affinché  la ricostruzione del dopoguerra sia benefica per lavoratori e lavoratrici,  abbiamo bisogno del sostegno della comunità internazionale e di assistenza umanitaria e militare. L’integrazione europea non deve servire da pretesto per riforme antisociali, ma deve essere realizzata su base giusta, accompagnata da un miglioramento del benessere del popolo ucraino e di un rafforzamento della democrazia. Siamo convinti che i nostri legami con  i movimenti di sinistra di tutta l’Europa potranno aiutare l’Ucraina a meglio difendersi. Nello stesso tempo, siamo solidali  con i movimenti progressisti dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina nella loro lotta contro l’imperialismo. Condanniamo le politiche d’aggressione degli Stati, che si tratti dell’oppressione del popolo palestinese da parte di Israele, del popolo curdo da parte della Turchia e del popolo yemenita da parte dell’Arabia Saudita.

Un nuova architettura delle relazioni internazionali è necessaria, dove non ci saranno più privilegi per le grandi potenze, il G7, i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e dove la voce dei popoli della periferia sarà finalmente intesa.

Sotsialnyi Rukh sostiene il disarmo nucleare, la cooperazione tra le forze della sinistra che riconoscono il diritto all’autodifesa dell’Ucraina e sostiene infine la lotta di altri popoli per la loro liberazione.

Costruire un’Ucraina per tutti, come spazio di solidarietà e sicurezza

La guerra contro un nemico esterno dovrebbe unire il popolo ucraino e non ci dovrebbe essere spazio per tentativi di dividere tra buoni e cattivi cittadini. Al posto di unire il maggior numero possibile di persone attorno alle idee di giustizia, libertà e solidarietà, questi tentativi provocano dei conflitti interni alla società. Assistiamo a manifestazioni di sciovinismo linguistico, alla giustificazione di forme di ostilità verso le minoranze nazionali e la comunità omosessuale. Si sostiene una forma di uniformità ideologica. Tutto questo non permetterà la mondializzazione della lotta contro l’imperialismo russo e il reintegro dei territori occupati.

L’instaurazione dell’uguaglianza non sarà possibile senza tener conto della vulnerabilità sociale di interi settori della popolazione. Al contrario, i tagli decisi dal Governo nel settore sociale e la deregolamentazione irresponsabile, indeboliranno ulteriormente la capacità di resilienza della società in generale. È tempo  di mettere la parola fine  alle politiche che accentuano le ineguaglianze. Le domande d’emancipazione delle donne, spazi inclusivi per le persone andicappate, il sostegno alle vittime della violenza dell’estrema destra, possono rafforzare la capacità dell’Ucraina a resistere alla tirannia interna ed esterna. Dimostrare la propria umanità significa avvantaggiarsi nei confronti dell’aggressore.

Sotsialnyi Rukh si oppone alle politiche che dividono la società e difende i diritti sociali, in quanto condizione per l’affermazione della dignità umana. Esigiamo un controllo totale dello Stato sulla preservazione della vita e del benessere dei lavoratori, oggi in  pericolo come non mai.

La trasformazione ecosocialista è la chiave della sopravvivenza

L’ecoterrorismo del Paese aggressore, la Russia, combinata con anni di sfruttamento predatorio su grande scala delle risorse naturali, da parte degli oligarchi nazionali e della negligenza delle autorità in materia di protezione dell’ambiente, minaccia gli ecosistemi dell’Ucraina, la sua biodiversità, le sue risorse di acqua potabile, la fertilità dei suoli, così come la salute e la vita della popolazione. La guerra  e le politiche capitaliste contro il cambiamento climatico affliggono negativamente i poveri e i gruppi discriminati, aumentandone la vulnerabilità.

Insistiamo sulla necessità di armonizzare la produzione sociale e la riproduzione ecologica sulla base dell’ecosocialismo. La transizione verde deve essere equa, deve cioè prendere in considerazione gli interessi dei lavoratori creando dei nuovi impieghi, riqualificando lavoratori/trici, fornendo garanzie sociali e compensazioni  a quelli/e che rischiano di perdere il lavoro a seguito della chiusura di imprese. L’utilizzazione duratura  delle risorse energetiche necessita  una riduzione del tempo di lavoro. La nazionalizzazione delle imprese energetiche permetterà una gestione razionale  delle capacità al riparo dall’influenza dei vari interessi commerciali. Sosteniamo i piccoli agricoltori per quanto riguarda la sicurezza alimentare e la transizione ecologica dell’agricoltura e ci opponiamo fermamente allo sfruttamento agricolo monopolistico che distrugge l’ecosistema. Sotsialnyi Rukh svilupperà, in collaborazione con i sindacati e altre organizzazioni progressiste della società civile, un programma di trasformazione che risponderà agli interessi a lungo termine dei/delle lavoratori/trici, dei contadini,  di altri gruppi vulnerabili in Ucraina, nel settore della produzione, dell’ambiente e dell’energia.

Lavoratori e lavoratrici hanno portato il peso della guerra, meritano dunque di essere ascoltati/e

Dall’inizio dell’invasione su grande scala, lavoratori/trici hanno sviluppato fortemente la resistenza all’aggressore, sul fronte e nelle retrovie. Sfortunatamente, malgrado il peso principale della guerra sia stato trasferito verso le classi popolari, non ci sono state forze politiche di sinistra capaci di fare intendere le loro rivendicazioni e di agire secondo i principi di una democrazia inclusiva. Nella realtà del capitalismo oligarchico, le restrizioni servono il più sovente gli interessi delle élites.

Per costruire un’Ucraina eco-sociale e indipendente, con vera uguaglianza dei diritti e delle opportunità, è necessario creare una piattaforma politica democratica che ha come obiettivo l’unità del lavoratori e degli altri gruppi oppressi e che rappresenterà i loro interessi nella vita politica. Siamo pronti ad impegnarci con tutti i partiti politici che si riconosceranno in questa visione. Più in fretta tale processo politico partecipativo  sarà avviato, più in fretta la fiducia nello Stato verrà ristabilita. La corruzione, la censura e altri abusi di potere, nuocciono alla difesa del Paese. Il miglior rimedio è un rinnovamento democratico del potere.

La libertà è la base della sicurezza di tutti e tutte i cittadini e le cittadine.

*Sotsialnyi Rukh difende il ristabilimento del diritto di voto,  il diritto di riunione pacifico e il diritto di sciopero, così come l’abolizione di tutte le restrizioni ai diritti  del lavoro e ai diritti sociali.