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Segnaliamo l’imminente uscita di “Israele Palestina. No al genocidio, sì alla soluzione binazionale”, di Nando Simeone, per i tipi delle edizioni Karl&Rosa, (525 pagine, € 14,40) con la prefazione di Alba Nabulsi.

Il volume contiene testi di numerosi autori:


Un ampio movimento globale di solidarietà con il popolo palestinese, nato nelle università statunitensi come nel ’68, denuncia il genocidio messo un atto dallo stato del governo sionista di Israele con l’appoggio degli Stati Uniti e di vari paesi europei, inclusa l’Italia, per mantenere il controllo strategico sul Medio Oriente.

Al centro di questo conflitto vi è il petrolio, risorsa chiave contesa nella regione, il cui controllo è garantito anche grazie all’alleanza con le monarchie del Golfo Persico. La centralità del Medio Oriente nell’approvvigionamento petrolifero ha consentito all’Europa occidentale di aumentare le importazioni dal 43% all’85%, favorendo la nascita di nuove industrie, in particolare la petrolchimica.

Dopo la Seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti presero il posto di Gran Bretagna e Francia nel dominio della regione e divennero il principale sostenitore di Israele sin dalla sua fondazione. La guerra del 1967 segnò una svolta: Israele sconfisse le forze arabe e occupò Cisgiordania, Gaza, Sinai e le alture del Golan, soffocando i movimenti arabi nazionalisti e anticoloniali, in particolare l’ondata di resistenza nata in Egitto con Nasser. Da allora, gli Stati Uniti hanno sostenuto Israele con miliardi di dollari in aiuti militari, mentre i coloni israeliani hanno assunto un ruolo diretto nelle attività di controllo e repressione.

Il volume è ordinabile qui