Tra i 4200 e i 6000 litri di cherosene all’ora: questo è il consumo del caccia F 35, apprezzato da molti governi, compreso il nostro. Altri preferirebbero il Rafale, altrettanto energivoro – da 4500 a 8000 litri all’ora.
Che sia statunitense o europeo, si tratta di un velivolo che consuma l’equivalente di un pieno di benzina al minuto, che ci viene venduto come parte dell’antidoto – il resto ammonta a 800 miliardi di euro solo per l’UE – contro minacce, reali o presunte.
È in un’escalation senza precedenti delle spese militari che ci si impegna con il pretesto di un “nemico” di cui si esagera a piacimento la minaccia; non era già stata definita la “quarta armata del mondo” quella di Saddam Hussein, poi inghiottita in tre giorni?
Eppure le minacce ci sono, reali, ma di altro tipo.
Dal 20 gennaio il pianeta è attraversato da scosse tettoniche. Il loro obiettivo è quello di catturare le ricchezze del pianeta attirando investimenti e imprese negli Stati Uniti. Il 2 aprile Donald Trump, il presidente miliardario il cui patrimonio è raddoppiato nel 2024, non ha forse spiegato che “finalmente potremo arricchirci”?
A tal fine, negli Stati Uniti, sono le normative – sanitarie, sociali, ambientali, di genere – che la giunta estrattivista al potere sta distruggendo. E sta trascinando il mondo nel suo lavoro di decostruzione.
L’eliminazione di tutti gli ostacoli allo sviluppo delle grandi aziende e le forti tasse doganali sono un invito agli Stati Uniti rivolto alle imprese e agli investimenti.
Lasciare libero sfogo alle tecniche di produzione inquinanti, garantire totale libertà ai giganti della tecnologia, della farmaceutica e della produzione alimentare: ecco gli esempi che gli altri Stati sono tentati di seguire, desiderosi di impedire le delocalizzazioni.
Non è forse questo che suggerisce, senza senso del ridicolo, il capo di UBS quando minaccia di trasferire la sua banca in paesi meno regolamentati dallo Stato? Ecco la vera contro-riforma sociale di portata mondiale.
Di pari passo, il ritiro dall’Accordo di Parigi sul clima o dal Protocollo di Ottawa sulle mine antiuomo, i tagli ai fondi dell’OMS, dell’UNWRA, della ricerca scientifica, le minacce per dissuadere le politiche di assunzione incentrate sulla diversità contribuiscono a prepararci a un mondo ancora più pericoloso, quello immaginato da Donald Trump ed Elon Musk…
La contro-riforma sociale in corso si insinua persino nella toponomastica.
È una vera e propria regressione della civiltà che non si può impedire armandosi fino ai denti, ma facendo valere, di fronte alla ragione delle armi, le armi della ragione.