Quando
30 Aprile 2019
20:30
Dove
Presentazione della Campagna “Giù le mani”
BIASCA, martedì 30 Aprile, ore 20.30, Sala Patriziale, via Lucomagno 14
Presentazione della Campagna “Giù le mani”
BIASCA, martedì 30 Aprile, ore 20.30, Sala Patriziale, via Lucomagno 14
Secondo laRegione, tira aria di maretta tra il CdA di AIL SA e il Comune di Lugano. Il CdA non vedrebbe di buon occhio la presenza del responsabile delle finanze, temendo pressioni per usare i fondi dell’azienda elettrica – ricchissima – a favore delle casse comunali, sempre più vuote.
È una lotta per la “roba”, visto che AIL è un vero e proprio forziere, che custodisce un tesoro da 180 milioni di franchi. La trasformazione, anni fa, in società anonima di diritto privato permette alla società di privilegiare i propri obiettivi finanziari, operando in totale autonomia dalla politica.
E la “sete di denaro” del Municipio? Non è che il sintomo di una politica interamente piegata agli interessi imprenditoriali, il cui prezzo diventa sempre più insostenibile per la collettività.
Una sola certezza: i “cittadini-clienti” di AIL SA continueranno a pagare tariffe elettriche salate per riempire il forziere, indipendentemente da chi, alla fine, ne deterrà le chiavi.
Eravamo abituati ad affrontare le depressioni economiche (terribile quella degli anni ’30) e quelle meteorologiche; ora arriva la depressione calcistica. Un’invenzione firmata dai media zerbini del Lugano Calcio, ovvero il Corriere del Ticino e Teleticino.
Pare che il Lugano sia in crisi depressiva, e questo spiegherebbe i risultati deludenti. È finito il delirio collettivo di qualche mese fa, finiti i cori da santificazione per una squadra “entrata nella storia”, finita l’operazione “esempio vincente” con Croci Torti oratore della cerimonia di inizio anno a Lugano.
Resta solo la depressione, da trattare non si sa se sul piano sportivo o su quello terapeutico con sedute psicanalitiche di gruppo. A meno che non si scopra, ancora una volta, che la colpa è del solito MPS, reo, con il suo referendum sul PSE, di aver “ritardato” il nuovo stadio di calcio che tanto bene farebbe al Lugano e a tutto il calcio mondiale. Vedremo.
Il Municipio di Lugano, sicuramente, avrà un “plan B”: magari Chiesa in campo?
Nella confusa vicenda dei dazi, Trump ha deciso di esentare smartphone, computer e altri dispositivi elettronici dall’aumento del 145%. Una scelta comprensibile, se pensiamo ai suoi maggiori sostenitori, tutti presenti alla sua cerimonia di insediamento. Del resto, l’86% delle consolle da gioco importate negli USA viene dalla Cina, così come il 79% dei monitor, il 73% degli smartphone, il 70% delle batterie agli ioni di litio e il 63% dei computer portatili.
E a chi fa notare che Trump ha imposto dazi anche a Tesla, l’azienda del suo amicone Musk, va ricordato che l’azienda di Musk, per la sua organizzazione produttiva, sarà quella meno penalizzata tra le case automobilistiche americane, ottenendo grazie a questi nuovi dazi persino ulteriori vantaggi competitivi rispetto a Ford e General Motors.
È proprio vero, agli amici non si fa mai pagare dazio!
Il processo di santificazione di Marina Masoni è ormai compiuto. Avviato dal fedele Righinetti, rilanciato dal fedele Bignasca, è a lei che ormai si guarda per risolvere i problemi del paese. E si sa: una santificazione in vita amplifica il carattere taumaturgico del richiamo alle sue opere.
Tutto questo avviene proprio mentre una delle sue creazioni più celebrate, la Fashion Valley ticinese, si rivela — sotto il profilo dello sviluppo industriale — un autentico fallimento.
Il povero Pietro Martinelli (a cui va la nostra stima) è stato trascinato in quest’operazione come co-protagonista di una “collaborazione” con la Santa, che avrebbe portato immensi benefici per il paese. Basterà ricordare che quell’“accordo” nacque da uno scambio tra sussidi di cassa malati e sgravi fiscali per i cosiddetti ceti medi. Una prospettiva che oggi farebbe (e fa) giustamente inorridire lo stesso PS.