Pubblichiamo il comunicato della gioventù di Syriza che si oppone al nuovo Memorandum con la Troika e che ha invitato a scendere in piazza affinché venga rigettato dal parlamento.
Ieri sera tutti i popoli del mondo hanno parlato di un “golpe”. Avendo come obiettivo l’umiliazione di un governo e di un intero popolo, minacciando sia il fallimento nel caos, sia l’uscita sotto tutela dall’euro combinata con misure ancora più severe, la direzione politica dell’eurozona ha raggiunto un accordo-memorandum che non può essere ritenuto come sostenibile dalla grande maggioranza della società.
In realtà, ciò che è stato proposto al governo greco consacra la vendetta del capitale nei confronti dei lavoratori e dei giovani che hanno avuto la colpa di aver osato lottare, di aver avuto il coraggio di eleggere un governo di sinistra, di essersi coordinati con i popoli dell’Europa indignati e in lotta nelle piazze, per essere riusciti ad ottenere una grande vittoria durante il referendum del 5 luglio e aver mostrato l’enorme forza di cui disponevano.
Di fronte a un colpo di stato come questo, non possiamo stare con le mani in mano. Noi, il mondo del lavoro e dei giovani, dobbiamo respingere queste pressioni, non lasciare che venga votato un accordo come questo, dobbiamo impedire uno scenario che vede il rovesciamento di un governo eletto e porre nuovamente al centro il grande NO del 5 luglio, come elemento decisivo per il prossimo periodo.
Una situazione come quella che esige la direzione neoliberale dell’eurozona non hai giovato e non gioverà mai ai giovani di questo paese. Si tratta di una gioventù che ha resistito con una percentuale schiacciante alla paura anche perché non ha più nulla da perdere, ma anche perché è convinta che può costruire un mondo migliore. È, purtroppo, chiaro che occorre un piano radicale di sinistra, con l’appoggio della maggioranza dei giovani contro i ricatti e i colpi di stato dei creditori. Anche nelle circostanze più dure.
Non ci sono scelte facili davanti a noi. Ma non possiamo cedere e indietreggiare rispetto alle misure di rottura profonda e radicale di cui abbiamo bisogno: la rottura con le politiche di austerità, la riappropriazione del lavoro, un’educazione conforme ai nostri bisogni e non ai profitti, la democratizzazione profonda dello stato, la redistribuzione delle ricchezze e del potere verso il basso.
Non possiamo tornare indietro rispetto al consolidamento della democrazia, della sovranità popolare e della solidarietà, che sono principi fondamentali per la società in cui viviamo.
Invitiamo i giovani a protestare oggi alle ore 19 contro il colpo di stato della direzione politica dell’eurozona contro il nostro popolo, per non permettere che questo colpo di stato giunga a compimento.
I Giovani di Syriza