Lo scorso 29 gennaio 2019 il Movimento per il Socialismo aveva trasmesso al Consiglio di Stato la perizia fatta allestire al professor Raymond Schmutz, professore onorario presso il Dipartimento di Scienze attuariali della Facoltà di Alti Studi commerciali dell’Università di Losanna.
Questa perizia riguardava il calcolo dei costi degli anni di riscatto nell’ambito del regime previdenziale del Consiglio di Stato retto dalla Legge sull’onorario e sulle previdenza a favore dei membri del Consiglio di Stato (del 19 dicembre 1963).
Dall’inizio del 2018 sono state quattro le perizie allestite sulle questioni previdenziali del CdS. Tutte e quattro sono giunte alla conclusione, cosi come sostenuto dall’MPS, che:
• non vi è nessuna base legale per il versamento di un supplemento sostitutivo AVS/AI;
• gli importi con i quali alcuni ex-consiglieri di Stato ed alcuni consiglieri di Stato in carica hanno riscattato anni di funzione come consiglieri di Stato sarebbero stati eccessivamente bassi.
Prima di richiedere, con il nostro scritto del 29 gennaio 2019, di procedere all’annullamento degli anni di servizio riscattati a somme inferiori a quelle indicate nella perizia del professorSchmutz, di sospendere con effetto immediato il versamento del supplemento sostitutivo AVS/AI e di avviare una riflessione su eventuali procedure da attuare per i casi di ex-consiglieri di Stato già in pensione e che hanno potuto beneficiare di un vitalizio più elevato di quanto legalmente maturato proprio in virtù degli anni di servizio riscattati così come del supplemento sostitutivo, scrivevamo:
“A questo punto, tuttavia, ci pare che non si possibile far trascorrere senza far nulla altro tempo. In particolare poiché ci troviamo a poco più di due mesi dalle elezioni cantonali: elezioni nelle quale, teoricamente, i membri dell’attuale esecutivo potrebbero non essere rieletti.
Un silenzio e una mancanza di provvedimenti immediati su questo punto potrebbero essere interpretati come atti tesi a voler conseguire un vantaggio personale. E’ infatti chiaro che una modifica della attuali regola in materia previdenziale non potrebbe che portare pregiudizio alle future prestazioni previdenziali di uno o più membri dell’attuale esecutivo che non venissero rieletti”.
Siamo stati facili profeti. Lo scorso 7 aprile Paolo Beltraminelli non è stato rieletto. Paolo Beltraminelli è stato uno dei consiglieri di Stato (unitamente a Manuele Bertoli e Christian Vitta) ad aver riscattato 4 anni di servizio.
Sulla perizia del prof Schmutz il Consiglio di Stato ci ha comunicato di non voler prendere posizione. Un atteggiamento strano, visto che questa perizia, frutto del lavoro di un eminente specialista (a suo tempo già incaricato di diversi mandati da parte del Consiglio federale) segnalava comunque un’incongruenza tra le somme di riscatto che si ritiene siano state pagate (e mai smentite) e gli importi calcolati secondo le disposizioni di legge e della scienza attuariale richiamate nella perizia.
In poche parole la perizia mostrava l’esistenza di un problema e di un possibile danno per lo Stato (ricordiamo che i vitalizi degli ex-consiglieri di Stato sono a carico della cassa cantonale).
È del tutto legittimo che il Consiglio di Stato, preso atto della nostra segnalazione, possa anche considerarla non valida o attendibile; a condizione tuttavia che questa posizione si suffragata da indicazioni inoppugnabili dal punto di vista legale o attuariale. Questo sarebbe potuto avvenire in presenza di una nuova perizia che, a nostra conoscenza, il Consiglio di Stato non ha ordinato e di cui ci pare non disponga.
In questo contesto può quindi legittimamente sorgere il dubbio che non solo, ignorando la nostra segnalazione, il Consiglio di Stato voglia coprire queste pratiche del passato non conformi alle disposizioni di legge e attuariali; ma che voglia ignorarla poiché alcuni dei consiglieri di Stato in carica si trovano nella stessa condizione (avendo riscattato anni di servizio) dell’uscente Paolo Beltraminelli.
Abbiamo tutta la comprensione umana per la sconfitta elettorale del consigliere di Stato uscente; ma non possiamo dimenticare che se il suo vitalizio verrà calcolato seguendo la fantasiosa prassi fin qui seguita, egli incasserà un privilegio (circa 40’000 franchi in più all’anno secondo i nostri calcoli) non conforme alle disposizioni di legge ed attuariali.
Uno schiaffo per qualsiasi normale cittadino che si trovasse nella stessa condizione di “licenziato in tronco” per usare le parole dell’ex-consigliere di Stato.
Alla luce di queste considerazioni chiediamo al Consiglio di Stato:
1. Il Consiglio di Stato ha già proceduto ad approvare la risoluzione governativa relativa all’ammontare della rendita vitalizia di Paolo Beltraminelli?
2. A quale Ufficio o Servizio statale è stata (o verrà) affidata l’elaborazione della bozza di risoluzione governativa?
3. E’ stato (o verrà) interpellato, al riguardo, l’IPCT? Se si, su che base e secondo quali modalità?
4. Il vitalizio è stato calcolato solo sugli anni effettivi come Consigliere di Stato (8 anni) o sono stati aggiunti anche gli anni riscattati (4 anni) ad un prezzo scontato?
5. È stato aggiunto anche il supplemento sostitutivo AVS/AI?
6. Se si, l’età dell’interessato è stata (o verrà) presa in considerazione per la determinazione del supplemento sostitutivo (come avviene per i funzionari statali) oppure verrà fatta astrazione di questo elemento? Quale preciso ragionamento giuridico sarebbe posto alla base di tale modo di procedere?
7. Se ne fosse fatta totalmente o parzialmente astrazione, quale preciso ragionamento giuridico sarebbe posto alla base di tale modo di procedere?
8. I due consiglieri di Stato Vitta e Bertoli, che si trovano in una situazione analoga a quella di Beltraminelli, hanno partecipato all’adozione di questa risoluzione?
9. Di quale importo è aumenta la rendita decisa grazie all’apporto dei 4 anni riscattati?
10. In base al decreto legislativo del 23 febbraio 2015, a partire dall’aprile 2015 e fino ad aprile 2019, a PaoloBeltrminelli è stata trattenuta una deduzione del 9% dello stipendio lordo quale contributo pensionistico. Che ne è ora di questa somma, pari a circa 90’000 franchi ?
11. Il neo consigliere di Stato Raffaele De Rosa ha segnalato la volontà di riscattare degli anni di funzione?
12. Qualora il consigliere di Stato De Rosa chiedesse di riscattare uno o più anni di funzione a chi verrebbe affidato il calcolo del prezzo del riscatto?
13. Che attenzione e che peso intende dare il Consiglio di Stato alla perizia del professor Schmutz?
Copia Lettera Procuratoere Generale del 11.5.2019
*Interpellanza al Consiglio di Stato del Gruppo MPS-POP-Indipendenti