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Interpellanza:

Dallo scorso mese di marzo 2020 il Consiglio Federale, con una decisione assai contestabile, ha sospeso l’applicazione della Legge sul Lavoro relativamente agli articoli sulla durata del lavoro ed il riposo per parte del personale ospedaliero.

Art. 10a cpv. 5 Ordinanza COVID 19:

Nei reparti ospedalieri confrontati a un massiccio aumento del lavoro a causa del numero di casi di malattia dovuti al COVID-19, le disposizioni della legge del 13 marzo 1964 sul lavoro relative alla durata del lavoro e del riposo sono sospese per tutto il periodo durante il quale la situazione straordinaria lo esige.

Cosa esattamente sia successo nelle strutture ospedaliere del Canton Ticino in relazione alla sospensione di queste disposizioni di legge non è per nulla chiaro.

Chiediamo di conseguenza al Consiglio di stato:

1.     In quali reparti di quali ospedali vi è stata una sospensione delle disposizioni contenute nella LL relazione alla durata del lavoro e del riposo?

2.     Quanto personale occupato in questi reparti ospedalieri è stato toccato da questo provvedimento?

3.     Considerato che, al momento attuale, il numero dei ricoverati nelle strutture ospedaliere è massicciamente diminuito (63 persone ricoverate, 56 in reparto e 7 in terapia intensiva, di cui 5 intubate) riteniamo che sia anche oggettivamente venuta meno la motivazione di straordinarietà invocata dal Consiglio federale. È stata quindi, negli ospedali ticinesi, rimessa in vigore? E se sì, da quale data?

4.     Questa rimessa in vigore è avvenuta in momenti distinti tra i diversi reparti ospedalieri?

5.     In caso di risposta negativa per quale ragione non si è seguito lo spirito dell’articolo 10a cpv. 5 che prevedeva appunto un nesso tra massiccio aumento del lavoro e sospensione della legge?

6.     Quante ore supplementari ha accumulato in complesso mediamente il personale toccato da questa sospensione? A quante ore mediamente corrispondono per ogni giorni di sospensione delle disposizioni di legge?

7.     Si è già provveduto, come indica la stessa ordinanza sopra menzionata nella frase successiva, affinché “Le compensazioni mediante tempo libero o finanziarie devono però continuare a essere garantite”?

Per il gruppo MPS

Simona Arigoni, Angelica Lepori, Matteo Pronzini