Pubblichiamo qui di seguito copia della segnalazione fatta dal nostro deputato Matteo Pronzini al Procuratore Generale Andrea Pagani. La segnalazione riguarda il trasferimento fittizio, dallo scorso 1° gennaio 2019, dalla casa anziani di Sementina alla casa anziani di Giubiasco della responsabile delle cure di Sementina.
Un trasferimento fittizio messo in piedi dal Municipio unicamente per aggirare le conseguenze della decisione imposta dal Municipio stesso al personale della città di cambiare cassa pensione e perdere così sia il diritto al prepensionamento che un drastico peggioramento delle rendite.
Grazie al trasferimento fittizio la responsabile delle cure di Sementina ha potuto beneficiare del prepensionamento a 58 anni ed ad una buona rendita di pensione. Diritto che è invece stato soppresso per tutti gli altri dipendenti della città…
Il prepensionamento da un diritto è stato trasformato in un abuso. Così solo grazie a sotterfugi ed imbrogli sembrerebbe essere possibile beneficiare del prepensionamento presso la città di Bellinzona.
Interpellato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, il Municipio ha rifiutato di rispondere adducendo ragioni di “privacy”. A tanto è giunto il Municipio di Bellinzona e, come sempre, i partiti che lo sostengono, PLRT, PS, PPD, Lega ed UDC, hanno fatto finta di non vedere e sapere… (Red)
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La pubblicazione, in data 27 maggio 2021, da parte dell’amministrazione comunale di Bellinzona della lista delle commesse pubbliche 2020 (mandati diretti) della Casa Anziani di Sementina ha fatto emergere che la responsabile delle cure di questa struttura sanitaria, la signora X X, è stata dal 1° gennaio 2019 fino al momento del suo pensionamento anticipato (avvenuto tra il mese di settembre e dicembre 2020) alle dipendenze di un’altra struttura. Più precisamente della Fondazione Casa anziani Giubiasco.
Per gli anni 2019 e 2020 la CPA di Sementina, quali prestazioni di servizio (stipendio CS) ha versato rispettivamente fr. 115’788.70 e fr. 126’135.25 alla Fondazione Casa anziani.
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In realtà, la signora X X, nata nel 1962 è sempre stata a tutti gli effetti fin dal 1993, data dall’apertura della CPA di Sementina, al momento del suo prepensionamento alle dipendenze di questa casa anziani. Tale dato di fatto è conosciuto dal Ministero Pubblico: vi è un procedimento penale aperto verso alcuni dirigenti della CPA di Sementina, tra cui la signora X X il direttore amministrativo Silvano Morisoli e la direttrice sanitaria Elena Mosconi Monighetti, per i decessi avvenuti durante la prima ondata Covid nella primavera 2020.
Ancora oggi la signora X X risulta appare nella pagina web della CPA di Sementina quale responsabile cure.
L’Ufficio del medico cantonale nel suo rapporto 23 luglio 2020 “L’epidemia COVID-19 presso la Casa per anziani “Circolo del Ticino”, Sementina dal 1 marzo al 20 aprile 2020 cita X X quale “Capostruttura”.
Lo stesso Municipio di Bellinzona, in data 30 giugno 2021, rispondendo ad una interpellanza definisce la signora X X quale “Capo Struttura presso la Sede della Casa per anziani Sementina”.
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Di fatto le due CPA hanno lo stesso padrone. La Città di Bellinzona è proprietaria unica della CPA di Sementina e “proprietaria di maggioranza” della Fondazione Casa anziani Giubiasco, nominando 5 membri del consiglio di fondazione su 8.
Responsabile amministrativo della CPA di Sementina è Silvano Morisoli, mentre la responsabilità sanitaria è della signora Elena Mosconi Monighetti.
Fino allo scorso 30 giugno 2021 il Consiglio di fondazione della Casa Anziani Giubiasco era composto dalle seguenti persone: Lancetti Alan (presidente), Mossi Meroni Cristina, Roberto Barassa, Soldini Giorgio, Nessi Eros, Ranzoni Franco, Stornetta Lorenzo, Biaggio-Ostini Eliana. Direttore risulta il signor Cariboni Bruno.
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Stesso padrone e stessa cassa pensione. Fino al 31 dicembre 2018 le due CPA erano affiliate allo stesso istituto di previdenza professionale e meglio Istituto di Previdenza del Canton Ticino.
Dal 1° gennaio 2019, la CPA di Sementina è passata alla CPE Fondazione di Previdenza Energia di Zurigo. Questo cambio di cassa pensione è frutto di una scelta (imposizione) del Municipio di Bellinzona. Il cambiamento ha comportato per il personale enormi tagli alle prestazioni pensionistiche per quanto riguarda il tasso di conversione e, soprattutto, la soppressione della rendita ponte AVS.
Tali peggioramenti sono stati estremamente pesanti per il personale con più di 50 anni, come la signora X X, che godevano di garanzie di pensione basate sul primato delle prestazioni.
Nel concreto, la signora X X con il piano pensionistico IPCT aveva diritto a partire dai 58 anni ad una rendita di pensione pari a fr 53’100 ed un supplemento sostitutivo AVS di fr. 17’208. Per un totale di fr. 70’308 annui.
Viceversa, con il nuovo piano pensionistico CPE la rendita di pensione dai 58 anni corrisponde a 27’600 franchi annui. A questa somma devono essere aggiunte le misure di accompagnamento definite dal legislativo di Bellinzona pari, nel caso concreto, a fr. 21’354. Per un totale di 48’954 franchi.
Riassumendo, con il cambiamento di cassa pensione, che sarebbe intervenuto con il 1° gennaio 2019, la signora X X, nel caso di un suo pensionamento anticipato a 58 anni sarebbe passata da una rendita 70’308 franchi a una di 48’954 franchi annui. Una differenza del 30.4% pari a 21’354 franchi annui.
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La signora X X, effettivamente, al compimento del suo cinquantottesimo anno d’età ha beneficiato del pensionamento anticipato. Non ha però subito nessun decurtamento della sua rendita pensionistica grazie ad uno stratagemma e meglio grazie al suo fittizio passaggio alle dipendenze della Fondazione Casa Anziani di Giubiasco a partire dal 1° gennaio 2019.
La signora X X, a differenza di centinaia d’altre dipendenti e d’altri dipendenti della Città di Bellinzona, non è stata trasferita alla nuova cassa pensione CPE, evitando così un drammatico taglio alle prestazioni pensionistiche.
Una situazione di per sé più che legittima e rivendicata con vigore da parte della stragrande maggioranza del personale della città di Bellinzona che nel corso del 2019 aveva sottoscritto una petizione lanciata dal mio partito. Questa rivendicazione si era però scontrata con la netta chiusura da parte del Municipio. Nello stesso momento in cui il Municipio spiegava al personale le ragioni per cui non si poteva far altro che cambiare cassa pensione ordiva dietro le quinte uno stratagemma per permettere alla signora X X di beneficiare delle precedenti prestazioni pensionistiche.
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E utile segnalare che la Città di Bellinzona ha dovuto compensare, per tutti gli averi di vecchiaia trasferiti dalla IPCT alla Fondazione CPE il 36.4% del capitale, considerato che la sottocopertura (differenza tra il 100% e il 63.6%).
A ciò si aggiunge il costo delle misure d’accompagnamento per la parziale compensazione del peggioramento delle rendite. Come indicato nel Messaggio municipale 250 (pagina 6) “Lo stanziamento delle misure di accompagnamento prevede infatti il versamento di un capitale di “uscita” al momento effettivo del pensionamento” per tutti i dipendenti che al momento del cambiamento della cassa pensione ( 1 aprile 2018 per gli assicurati CPE Cooperativa e 1 gennaio 2019 per gli assicurati IPCT) avevano 50 e più anni d’età. 50 e 51 anni 15%, 52 anni 20%, 53 anni 25%, 54 anni 30%, 55 anni 40%, 56 anni 50%, 57 anni 65%, 58 anni 80%, 59 anni 90%, 60-65 anni 100%.
Grazie allo stratagemma adottato la città di Bellinzona ha “risparmiato illegalmente” centinaia di migliaia di franchi lasciando tutti gli ingenti costi del pensionamento (migliore rendita di vecchiaia e contributo sostitutivo AVS) sulle spalle dell’IPCT.
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Ai sensi della Legge sul Gran Consiglio ed in qualità di deputato sono obbligato a segnalare questa situazione al Ministero Pubblico con l’invito a voler verificare se tale modo di procedere abbia delle rilevanze penali.