Il PSE voluto dal Municipio e dal Consiglio comunale di Lugano prevede la costruzione di 2 torri per uffici, un blocco per i servizi amministrativi, 4 palazzi abitativi e diversi autosili. Tutti contenuti utili solo per permettere al Credito Svizzero di realizzare interessanti profitti. In realtà, e lo abbiamo detto fin dall’inizio, Lugano non ha bisogno di nuovi appartamenti e uffici.
Sono di ieri i dati relativi al primo semestre 2021 sulla situazione del mercato dell’alloggio in Svizzera. E dagli stessi dati risulta che a fine giugno 2021 Lugano contava un tasso di sfitto del 3,81%, contro il 3,15% di giugno 2020. In un anno, Lugano è passata da 1’275 abitazioni vuote a 1’555 unità, pari a una crescita del 22%! Stessa tendenza a livello cantonale, dove il tasso di sfitto in Ticino raggiunge il 2,83%, mentre a livello svizzero la media si attesta a un tasso dell’1,54%.
Delle dieci città più grandi della Svizzera, Lugano è quella che, e staccando ampiamente tutte le altre, segna il tasso di sfitto più elevato a giugno 2021. Oggi Lugano ha un tasso di sfitto 22 volte superiore a quello della città di Zurigo, 5,5 volte di più di Ginevra, 3,3 volte di più di Basilea, 5,3 volte di più di Losanna. Secondo le rilevazioni del sito Comparis, nel gennaio 2021 nel solo centro di Lugano c’erano 40’000 m2 di uffici vuoti (senza i negozi).
A tutto questo si aggiunge un ulteriore fattore aggravante, l’ormai confermato declino demografico. In pochi anni Lugano è passata dai 68’677 abitanti del 2015 ai 66’4911 abitanti del 2020, con una perdita di circa il 3% di popolazione. Una tendenza inquietante e che sembra, anche alla luce delle previsioni demografiche a più lungo termine a livello cantonale, rischi di prolungarsi ulteriormente.
E allora, cosa rappresenta tutto questo fervore edilizio, nel quale il PSE si inserisce, se non pura, improduttiva e insostenibile speculazione edilizia?
Se almeno, come sostengono i più spericolati difensori di questa politica, l’aumento dell’offerta servisse a diminuire gli affitti…Ma le cose non stanno per niente così, anzi! È sempre più difficile, per una famiglia, diciamo così, “normale” trovare alloggi di qualità a livelli di affitto decenti e compatibili con i salari sempre più in discesa di buona parte della popolazione salariata.
Tutto ciò conferma che Lugano non ha bisogno di altre colate di cemento per costruire palazzoni, nuovi uffici e spazi amministrativi come prevede il Polo Sportivo e degli Eventi (PSE). Lugano ha sicuramente bisogno di un nuovo stadio e di un palazzetto dello sport. Sarà possibile costruirli, e con grande risparmio, evitando al contempo lo spreco rappresentato dalla componente immobiliare del progetto.
Ma soltanto votando NO al PSE il prossimo 28 novembre.