Fascisti da tutto il mondo a San Pietroburgo

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Politici russi e sacerdoti ortodossi accolgono esponenti dell’estrema destra mondiale

Qualche settimana fa, attivisti di gruppi fascisti provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a San Pietroburgo, quella che definiscono la “capitale imperiale” della Russia.

L’incontro è iniziato con una processione religiosa guidata dal patriarca Kirill, capo della chiesa ortodossa russa. La processione celebrava le reliquie di Aleksandr Nevskij. Al corteo, oltre agli ospiti internazionali, hanno partecipato anche gli aderenti al movimento anti-migranti di estrema destra filoputiniano “Russkaya Obshchina” (Comunità Russa).

Dopo il corteo, i “delegati” si sono riuniti a Palazzo Mariinsky, l’edificio dell’assemblea legislativa della città, accolti da esponenti politici russi, ideologi di estrema destra e altri sacerdoti. Tra gli esponenti politici, Konstantin Malofeyev, ricco oligarca e presidente dell’organizzazione monarchica denominata “Società per lo sviluppo dell’educazione storica russa-Aquila bicipite”. Malofeyev è anche a capo di un trust mediatico Tsargrad, filo-ortodosso e filo putiniano. Erano presenti anche l’ideologo di estrema destra Alexander Dugin, il presidente dell’assemblea legislativa cittadina, Alexander Belsky, del partito di Putin Russia Unita, e un altro deputato dello stesso partito, Konstantin Chebykin.

Alla conferenza hanno partecipato anche diversi sacerdoti, tra cui Vladislav Malyshev, che ha assistito i sopravvissuti al bombardamento in cui è morto il blogger filo-Cremlino Vladlen Tatarsky e che in seguito ha ricevuto un premio per “l’educazione patriottica”. All’incontro, in presenza o online hanno partecipato anche altri sacerdoti spagnoli e sudafricani.

La conferenza si è aperta con un minuto di silenzio in memoria dell’attivista di estrema destra americano Charlie Kirk. La riunione si è autodefinita “conferenza fondativa” della “Lega sovrana internazionale dei paladini”.

Erano presenti delegazioni di 20 organizzazioni fasciste. Tra i relatori figuravano il filosofo francese e ideologo di destra Alain de Benoist, il teorico della cospirazione franco-svizzero e pensatore di estrema destra Alain Soral, e Alexander von Bismarck, discendente del cancelliere tedesco Otto von Bismarck, che ha pubblicamente sostenuto l’estrema destra tedesca. Questi tre sono intervenuti tramite collegamento video.

Tra i gruppi rappresentati c’erano: la spagnola Falange Española de las JONS, i cui membri ancora oggi fanno il saluto nazista e onorano la Divisione Blu, un’unità di volontari spagnoli che combatterono sotto la Wehrmacht tedesca e presero parte all’assedio di Leningrado durante la Seconda Guerra Mondiale; Democracia Nacional, un altro partito fascista spagnolo fondato nel 1995, il gruppo messicano Unión, Nación y Revolución, che hanno affermato di partecipare anche a nome del gruppo neonazista tedesco Der III. Weg (Terza via), l’organizzazione francese Les Nationalistes, fondata nel 1983 da ex membri del Fronte Nazionale ed ex ufficiali delle SS, e i Sixty-Four Counties ungheresi, un movimento giovanile che chiede la revisione dei confini del paese definiti dal Trattato di Trianon del 1920, per l’Italia erano presenti tre organizzazioni, tra le quali la Rete dei Patrioti, il cui canale telegram, ferocemente impegnato contro i migranti e a favore della “remigrazione” conta circa 1.300 iscritti (vedi le foto qui sotto).

I circa 50 partecipanti rappresentavano altre organizzazioni provenienti dalla Serbia, dalla Grecia, dalla Germania, dal Belgio, dal Regno Unito, dal Sudafrica, dal Brasile, dall’Argentina, oltre all’organizzazione ospitante russa “Aquile Bicipite”.

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