Attività MPS: Lavori in Gran Consiglio

Zalando sbarca in Ticino: un’altra Gucci?

Pubblichiamo l’interpellanza presentata oggi dai deputati MPS in relazione all’annunciato arrivo del gruppo Zalando in Ticino. (Red) E così, al posto degli evasori della Luxury Goods International (LGI, controllata dalla multinazionale...

Fino a quando il governo intende ignorare l’offensiva di Claudio Zali nei confronti del quotidiano La Regione?

Pubblichiamo l’interpellanza che i deputati MPS hanno inoltrato oggi chiedendo al governo di prendere posizione sulla vertenza, ormai pubblica, tra il consigliere di Stato Zali e il quotidiano La Regione....

I silenzi del governo e la loquacità della Lega

Ancora una volta il governo tace. Colpito da una sorta di ignavia profonda, non si schiera, non prende posizione malgrado le sollecitazioni (provenienti in particolare dall’MPS) su una serie di...

Due delicati incarichi per la giudice Fabiola Gnesa: necessarie verifiche e chiarificazioni

La giudice Fabiola Gnesa, in quota Il Centro, occupa, tra i suoi numerosi impegni, anche due posizioni delicate che suscitano dubbi sulla compatibilità con il ruolo di giudice. I deputati...

Inchiesta segreta sul caso Alberti: la Lega smentisce…e conferma!

Lo sappiamo, ormai le parole della politica sono foglie al vento. I rappresentanti di quella che si continua a chiamare la classe politica (ma che di classe ne ha poca,...

Caso Ermani. Ma il governo non aveva previsto misure contro le molestie sessuali?

Pochi mesi fa, nel caso della discussione sull’audit relativo alle vicende dell’ex-funzionario del DSS, vi è stato un lungo dibattito in Parlamento. Il Governo si era impegnato ad implementare alcune...

Nuovi preoccupanti interrogativi sulla vicenda Eolo Alberti e sulle possibili conseguenze istituzionali

Pubblichiamo una interpellanza che i deputati dell’MPS hanno inoltrato oggi e con la quale, in aggiunta a quella presentata qualche settimana fa (Vicenda Eolo Alberti…ovvero la partitocrazia incurante * MPS...

La chiusura degli uffici postali ormai va come… una lettera alla posta

Pubblichiamo la interpellanza dei deputati MPS in merito alle indiscrezioni giornalistiche secondo le quali La Posta avrebbe deciso di procedere ad una nuova ondata di chiusure di uffici postali. Un...

Il giudice Mauro Ermani è ancora al posto giusto? Urgente attivare l’Alta vigilanza del Parlamento

Nella giornata odierna, a seguito degli episodi riferiti dalla stampa sul comportamento del giudice Ermani e sulla situazione ormai tragicomica nella quale si dibatte la Magistratura espressione della partitocrazia cantonale,...

Vicenda Eolo Alberti…ovvero la partitocrazia incurante

Siamo alle solite, verrebbe da dire. La partitocrazia tira sempre dritta di fronte alle obiezioni. E così, poco meno di un anno fa, la maggioranza in Gran Consiglio aveva respinto...

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In poche parole

Cambiare cassa malati. Una soluzione, ma per chi?

Di fronte all’ennesimo aumento dei premi, la risposta sembra sempre la stessa: cambiare cassa. È il consiglio che ripetono governo, media, associazioni dei consumatori e consulenti, presentandolo come la strada più semplice per risparmiare.
Ma funziona davvero per tutte e tutti?
I dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica dicono altro. Tra il 2022 e il 2023 solo l’8,9% degli assicurati ha cambiato cassa: per loro la riduzione dei premi è stata in media inferiore all’1%, mentre chi è rimasto fedele ha subito un aumento del 6,6%.
E chi riesce a guadagnarci? Soprattutto i giovani: oltre il 10% tra i 26 e i 40 anni ha cambiato cassa, ma la quota scende sotto il 2% tra gli over 71. A pesare è anche la franchigia: il 14,4% di chi ha scelto quella massima di 2’500 franchi ha cambiato assicuratore, contro il 6-7% di chi ne ha una più bassa. Infine, le spese sanitarie: più del 10% di chi spende meno di 1’000 franchi all’anno ha cambiato cassa, contro meno del 5% di chi supera i 10’000.
Il cambio di cassa premia chi è giovane, sano e spende poco, mentre penalizza gli anziani e i malati cronici, frenati dalla burocrazia o dal timore di complicazioni nell’accesso alle cure. Risultato: il mercato dei cambi non rafforza la solidarietà, ma la indebolisce, ampliando la distanza tra chi gode di buona salute e chi ha più bisogno di cure. Alla faccia della solidarietà tra giovani e meno giovani, tra sani e malati che dovrebbe essere alla base della LAMal.

eventi

La scuola sotto pressione

27 Settembre 2025
09:00 - 13:45
BELLINZONA – Liceo Cantonale