a cura della redazione
Il discredito pubblico sta raggiungendo livelli inimmaginabili. Non passa giorno senza che i ministri Gobbi e Beltraminelli, interessati alle vicende che hanno preso avvio dal caso di corruzione in materia di permessi, debbano ammettere delle mezze-verità che, in modo più o meno evidente, smentiscono quello che hanno già ammesso il giorno precedente.
Si tratta di un atteggiamento che, al di là di una presunta mancanza di trasparenza (non è certo il nostro movimento che crede a questa possibilità nel quadro politico-istituzionale del liberalismo capitalista), mostra tuttavia un totale disprezzo per i cittadini e le cittadine di questo cantone.
Siamo in presenza di comportamenti che sono censurabili non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello etico: basti pensare alle dichiarazioni apertamente xenofobe del ministro Gobbi a proposito della nazionalità di una delle persone coinvolte nella vicenda dei permessi.
E pensare che, qualche settimana fa, il governo – su proposta proprio del dipartimento di Beltraminelli – ha pensato bene di richiamare il deputato Matteo Pronzini perché si permetteva, nei suoi atti parlamentari, di utilizzare espressioni non tenere nei confronti dell’operato di alcuni alti responsabili dipartimentali!
La misura ci sembra esser colma. Per questo l’MPS invita pubblicamente i due ministri, Beltraminelli e Gobbi, a dimettersi: sarebbe da parte loro un atto di grande dignità e contribuirebbero, forse, a ridare un minimo di credibilità a delle istituzioni alle quali ne è rimasta ben poca.