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paula LeuPerché candidarmi? A partire dall’anno scorso, ho iniziato a mostrare interesse per la politica, particolarmente per ciò che riguarda le problematiche sociali. L’educazione che ho ricevuto a casa e, che ricevo tutt’ora, ha fatto si che il “condividi i tuoi giocattoli” diventasse un ideale di vita; oggi potrei descriverlo, metaforicamente parlando, come una piantina che spero, un domani diventi una di quelle belle querce nodose e solide.

Avvicinarmi a Mps è per me un modo per coltivare la mia pianta: condivido la linea di pensiero e le lotte sociali che porta avanti, ma non solo! Partecipare alle discussioni mi dà modo di confrontarmi quotidianamente con altre persone e di conoscere svariati argomenti non solo da un punto di vista economico e sociale, ma anche storico (la storia mi ha sempre affascinata). Candidarmi è stato dunque frutto di una curiosità personale e sebbene la mia giovane età mi renda inesperta nei confronti di chi nella politica ci nuota da anni, ho deciso di buttarmi. La politica adottata in Svizzera negli ultimi anni ha spinto sempre di più i cittadini ad avere paura del “diverso”, è anche per questo che credo che soprattutto i giovani, ai quali spetta il futuro del Paese, debbano fermare quest’onda di pensiero, proponendo invece un’apertura culturale. Lo dico e lo ripeto spesso: da grande vorrei vivere in una Svizzera che porti i colori dell’essere umano. Sia chiaro che non ambisco a diventare la Rosa Luxemburg svizzera del 21esimo secolo, né voglio che le mie parole siano interpretate come perbeniste, moraliste, iste, iste… Voglio semplicemente fare parte di quella voce pendente a sinistra, che ancora trova la pazienza e la determinazione di dirci “fermati e rifletti: questo va a beneficio di tutti o qualcuno si riempie un po’ troppo le tasche?” Come? Candidandomi.

Candidata no 26 sulla lista no 3 (MPS-PC) per il Gran Consiglio