Sebben che siamo donne (4)

matilde beretta
Tempo di lettura: 2 minuti

matilde berettaLe ragioni per cui sono candidata alla lista MPS-PC sono essenzialmente di sostegno e appoggio a quella che credo sia l’unica alternativa di sinistra anticapitalista in Ticino. Ritengo sia fondamentale dar voce e visibilità a questa opposizione, visto che sempre di più, siamo confrontati a problematiche sociali e circondati da un aumento di individualità e discriminazione nei confronti delle classi più deboli.

 

Sicuramente l’esperienza che più mi ha fatto crescere è stata la lotta delle Officine di Bellinzona. Per me è stato un esempio chiaro di come si possa riuscire a mettere in pratica ciò in cui si crede. La lotta operaia e la difesa dei diritti dei lavoratori ha vinto contro chi voleva privatizzare il lavoro pubblico e vedeva un aumento dei profitti e dei guadagni come unico obbiettivo finale. È proprio da questa vicenda che ho iniziato ad interessarmi e ad avvicinarmi al MPS.
Credo che attualmente sia necessario battersi affinché le conquiste in ambito sociale e sanitario possano continuare ad essere beneficio a quante più persone possibili, quindi pensando alla recente minaccia di smantellamento degli ospedali di Acquarossa e Faido, ritengo necessario continuare a lottare affinché l’accesso (anche nelle zone periferiche) alla sanità sia un diritto di ogni cittadino e non semplicemente qualcosa su lucrare o speculare. La sanità non deve far profitto, ma deve essere un servizio pubblico.
La lotta che ha intrapreso l’MPS sulla salvaguardia degli Ospedali, è stata decisiva per arrestare, almeno per il momento, questo progetto.
Sono cresciuta ad Acquarossa e mi sento particolarmente legata al territorio, credo sia importante
mantenere intatta una struttura di prossimità, difendere l’ospedale e soprattutto impegnarsi al mantenimento della presenza del Pronto Soccorso, poiché per la nostra valle è fondamentale come servizio e la struttura crea un indotto locale garantendo diversi posti di lavoro.
Un’altra importante denuncia portata avanti dal MPS è quella contro il dumping salariale, sostenendo l’importanza di un salario minimo dignitoso. Ecco perché sono convinta della necessità di riconfermare la presenza in Gran Consiglio, affinché Matteo riesca a continuare le battaglie intraprese in questi quattro anni.
Mi sono sempre sentita un po’ utopistica e sognatrice, tre anni fa ho visto con i miei occhi la realtà, la resistenza, l’autogestione e l’autonomia zapatista.
Ho camminato e respirato in terra zapatista ed è stata un’esperienza che mi ha fatto credere che con la volontà popolare e l’unione, anche partendo dal basso si possa lottare per una migliore società che permetta una ridistribuzione equa dei diritti.

 

Candidata no 3 sulla lista no 3 (MPS-PC) per il Gran Consiglio

articoli correlati

SHANGHAI, CHINA:  Migrant workers carry goods in Shanghai, 26 February 2004. In its annual human rights report, the US State Department said hopes had risen that China would push forward "incremental" advances on its rights record that had been seen in 2002, but it concluded China's approach to rights had in fact regressed.       AFP PHOTO/LIU Jin  (Photo credit should read LIU JIN/AFP/Getty Images)

Cina. Senza diritti, senza città: i lavoratori migranti cinesi

Cina lavoratorici 1

Cina, una nuova potenza capitalista imperialista

manif Palestina 24 maggio

Palestina. Non accettiamo l’inaccettabile, manifestiamo a sostegno del popolo palestinese, contro il genocidio perpetrato da Netanyahu e dal suo governo. Tutte e tutti a Bellinzona il 24 maggio!