Pubblichiamo il testo con il quale i compagni di SolidaritéS rendono conto del licenziamento di Joseph Daher da parte dell’Università di Losanna. Un licenziamento chiaramente politico, legato evidentemente all’impegno di Daher nella lotta di sostegno al popolo palestinese ed ai movimenti di emancipazione in Medio Oriente. Invitiamo tutte e tutti a firmare la petizione di sostegno. (Red)
A seguito delle mobilitazioni studentesche a sostegno della Palestina all’Università di Losanna (Unil), la direzione pubblicava a metà gennaio un rapporto in cui concludeva che l’istituto deve sospendere gli accordi con le istituzioni universitarie israeliane colpevoli di violazione dei diritti umani. Appena due settimane dopo questo importante successo, la direzione procede a un licenziamento, quello del professor Joseph Daher.
Il 30 gennaio, la direzione dell’Unil ha annunciato il “mancato rinnovo” del contratto del professore invitato di storia contemporanea Joseph Daher, con effetto dal giorno successivo. Alcuni mesi prima, nell’ottobre 2024, era stata aperta un’indagine amministrativa contro di lui per aver prestato la sua campus card (la tessera di accesso dei membri dell’università) a una studentessa esterna durante l’occupazione studentesca dell’edificio Géopolis nel maggio 2024.
Un’indagine che alla fine non ha portato a sanzioni, ma che è stata a breve seguita dall’annuncio della sospensione del suo contratto; con l’effetto dell’annullamento all’ultimo minuto di un corso di storia contemporanea delle relazioni internazionali nel semestre primaverile 2025 e l’interruzione improvvisa della supervisione delle tesi di master di cui era responsabile.
Non appena il caso è stato reso pubblico, è arrivata una ondata di sostegno da parte di ex insegnanti e ricercatori dell’Unil e di altre università svizzere o internazionali, sindacati, ex studenti e anche da parte dei compagni di SolidaritéS, di cui Joseph Daher è stato militante per molti anni. Nell’ambiente accademico circolano petizioni per chiedere il suo reintegro. Il Consiglio della Facoltà di Scienze Sociali e Politiche dell’Unil è unanime sul caso.
La conferenza stampa organizzata dal sindacato SSP-Hautes Écoles lo scorso 20 febbraio ha attirato una folla molto numerosa. I sostenitori del professor Daher denunciano il carattere arbitrario della decisione, che sembra motivata dal suo sostegno al movimento studentesco per la Palestina, in particolare durante l’occupazione.
Pertanto, l’unica accusa avanzata nel corso dell’indagine avviata nell’ottobre 2024 lascia perplessi: se il prestito della campus card è effettivamente contrario al regolamento, diverse fonti rilevano che si tratta di una pratica comune. Questa decisione è stata presa anche in un contesto specifico: dall’autunno 2023 e dalle sue dichiarazioni che denunciano il genocidio a Gaza, Joseph Daher è stato oggetto di vergognosi attacchi mediatici diffamatori, ma classici in questo tipo di casi, accusandolo di antisemitismo, attivismo, propaganda o di essere un sobillatore.
Un’altra accusa rivolta a Joseph Daher nei media è quella di imporre il proprio punto di vista nell’ambito dei suoi insegnamenti e di mancare alla “neutralità accademica”. Un’accusa a geometria variabile che, ad esempio, non sembra applicarsi alle scuole di economia che da decenni sostengono gli effetti positivi del neoliberismo sull’economia, ma soprattutto alle prese di posizione riguardanti il crimine genocida a Gaza, denunciato in particolare dai rapporti della Corte internazionale di giustizia.