di Matteo Pronzini*
Il caso Argo 1 continua a riservare sorprese: con profondo sdegno abbiamo appreso che uno degli ex dipendenti dell’agenzia di sicurezza che si è rivolto al sindacato per denunciare gli abusi ha subito una repressione da parte del suo datore di lavoro.
Peggio: Renato Bernasconi, Direttore della Divisione dell’Azione sociale e delle famiglie del Dipartimento della sanità e della socialità – nominato dal Consiglio di Stato il 28 giugno 2016 e precedentemente Capo Sezione delle finanze presso la Divisione delle Risorse del Dipartimento delle finanze e dell’economia – ha dichiarato ad alcuni media di aver “approvato” la decisione.
Il direttore di Securitas invece ha affermato che la misura sarebbe stata concordata con il Sig. Bernasconi mentre da una comunicazione, di cui la RSI e la Regione sono venuti a conoscenza, sembrerebbe invece sia stato lo stesso capo della Divisione a richiedere al responsabile di Securitas di sospendere il dipendente, in modo da eliminare il rischio di divulgazione di informazioni confidenziali.
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La Regione, 26 ottobre 2017 pagina 3
Non si capisce in quale veste il Sig. Bernasconi, che dirige attualmente la Divisione nella bufera per lo scandalo Argo 1, avrebbe richiesto, approvato o concordato di allontanare un dipendente che ha legittimamente rivendicato i propri diritti legali e contrattuali.
Ci torna subito alla mente come paragone un altro increscioso dettaglio della vicenda Argo rivelato dall’inchiesta di Falò: a quanto pare uno dei funzionari del DSS aveva avvisato il precedente datore di lavoro di Marco Sansonetti, direttore operativo della Argo 1, che egli era oggetto di una denuncia per violenze su un richiedente. In quel caso alla Argo 1 fu comunque affidato ( e poi prorogato per due anni e mezzo) un mandato diretto per un centro di richiedenti (poi fino a quattro centri) mai menzionato nella Lista delle commesse a mandato diretto. Nel caso dell’ex dipendente, contro cui non è stata sporta denuncia e non è stata avviata nessuna procedura, invece il DSS approva, concorda o richiede di sospenderlo. Sulla base di cosa? Sulla base
Da un articolo di stampa[1] pare che i dipendenti della Argo 1, già vittime degli abusi, abbiano non poca difficoltà a ritrovare un impiego, pagando a caro prezzo i mancati controlli che il cantone e la paritetica del settore avrebbero dovuto effettuare su quest’agenzia. La fonte, rimasta anonima, afferma che nel settore della sicurezza molte persone non sono in regola. Queste dichiarazioni sembrano confermare un altro articolo di stampa[2] in cui si svela che due agenti di sicurezza, “non solo hanno operato come agenti di sicurezza in Ticino – senza tesserino e per lo più in borghese – ma hanno fondato una propria agenzia, poi fallita”.
In tutta la vicenda Argo, l’ex agente di sicurezza che ha denunciato le irregolarità sembra essere l’unico ad essere stato punito e per colpe che non sono sue. A quanto pare l’ex dipendente è stato reintegrato dopo una lettera del DSS all’attuale datore di lavoro.
Chiediamo pertanto al Lodevole Consiglio di Stato:
1. La decisione di sospendere l’ex dipendente della Argo è stato approvata, concordata o richiesta dal Sig. Bernasconi?
2. In che veste e sulla base di quale competenza Renato Bernasconi ha approvato, concordato o richiesto l’allontanamento dell’ex dipendente di Argo 1?
3. Sulla base di quale riflessione, seria, oggettiva e fondata si è deciso di sospendere il dipendente?
4. Quale è stato il ruolo della signora Carmela Fiorini, capo del servizio richiedenti l’asilo in questa decisione?
5. Quali altri funzionari del DSS erano a conoscenza o hanno partecipato a questa decisione?
6. Paolo Beltraminelli è stato informato? Se si ha condiviso la decisione?
7. Chi ha approvato i pagamenti per la Argo1 in assenza di una risoluzione governativa?
8. Il signor Bernasconi, che all’epoca era Capo Sezione delle finanze presso la Divisione delle Risorse del Dipartimento delle finanze e dell’economia ha delle responsabile per questi pagamenti ?
9. Chi effettua i controlli sugli agenti di sicurezza per sapere se sono in regola in base alla Lapis e con quale frequenza?
10. Corrisponde al vero che due agenti di sicurezza indagati hanno potuto fondare un’agenzia di sicurezza?
[1]http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1170968/-Nessuno-mi-assume-piu-dopo-lo-scandalo-
[2]http://www.tio.ch/News/Ticino/Attualita/1170846/-Mandati-al-lavoro-con-le-pistole-giocattolo-/
*Interpellanza del deputato MPS Matteo Pronzini del 26 ottobre 2017.