a cura della redazione*
Il direttore de la Regione si chiedeva, pochi giorni fa: “siamo dunque al punto (grave e anomalo) che si devono attendere la procura e le rivelazioni di alcuni mass media per riuscire a fare passi avanti”. E, non a caso, intitolava il suo articolo “Fatti di gomma”; si riferiva all’inchiesta di Falò che ha gettato nuove e ancora più inquietanti ombre su tutta la vicenda Argo1.
Malgrado queste ulteriori novità i partiti di governo continuano con il muro di gomma e, di fatto, a far quadrato attorno al consigliere di Stato Beltraminelli. Le recenti rivelazioni, la difficoltà sempre maggiore con la quale egli riesce a “giustificare” l’operato suo e del suo dipartimento, il coinvolgimento di funzionari e le vicende correlate che hanno anche investito altre figure politiche: tutto questo indica un livello connivenza, più o meno diretta, tra le persone inquisite e responsabili politici e amministrativi. Adesso il dibattito si sposta sulla necessità o meno di un’inchiesta e la sua definizione (amministrativa, esterna, etc.): sarà un nuova occasione per creare ulteriore confusione e far passare altro tempo! Tutto questo non ci sorprende più di quel tanto: solo una visione ingenua dello Stato e dei suoi meccanismi può far pensare ad una sua neutralità, al di sopra di interessi di parte e a difesa del bene comune, degli interessi dei cittadini e delle cittadine. A questa narrazione noi certo non crediamo; ma pensiamo che coloro che questa visione la diffondono ogni giorno e attorno ad essa hanno costruito e costruiscono il proprio potere politico, debbano, comunque, tirarne le conseguenze. Per questo, e per la terza volta, l’MPS chiede le dimissioni di Paolo Beltraminelli. Ancora una volta lo facciamo pur sapendo che le logiche di spartizione del potere tendono a far sì che i partiti di governo si difendano tra di loro e non arrivino, se non proprio impossibilitati, a simili passi decisivi. Ma il disgusto tra i cittadini e le cittadine è tale (e solo chi ha perso contatto con la popolazione non se ne rende conto) che a noi appare necessario mostrare che, almeno qualcuno, ha ancora la decenza di richiamare i responsabili politici alle loro responsabilità.
*Presa di posizione del coordinamento del MPS del 2.10.2017