Campagna MPS: Pensioni dei Consiglieri di Stato

Il 13 giugno NO ai privilegi salariali e pensionistici dei consiglieri di Stato!

Pubblichiamo qui di seguito il link per scaricare un dossier curato dall’MPS sulla votazione cantonale del 13 giugno relativa ai privilegi salariali e fiscali dei consiglieri di Stato. https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2021/05/Dossier-Privilegi-pensionistici-CdS-.pdf

...
Procura e Parlamento si inchinano di fronte ai privilegi pensionistici dei Consiglieri di Stato

Andrea Pagani non si è smentito. Ancora una volta dimostra d’essere riconoscente verso i partiti di governo che pochi mesi fa lo hanno rieletto quale procuratore generale (garantendogli così un...

Oltre 8’000 firme a sostegno del referendum contro i privilegi salariali e pensionistici dei consiglieri di Stato

Oggi una delegazione del Movimento per il Socialismo (MPS) ha consegnato 7’583 firme vidimate alla Cancelleria dello Stato a Bellinzona a sostegno del referendum contro la Legge sulla retribuzione e...

Salari e pensioni dei consiglieri di Stato. La coda di paglia dei dirigenti del PS

La direzione del PS sta facendo un’intensa campagna contro il referendum dell’MPS contro la LEGGE sulla retribuzione e sulla previdenza professionale dei membri del Consiglio di Stato (LRetCdS). Già il...

Vitalizi del Consiglio di Stato, la matematica e le cicche per gli allocchi…

In un commento che abbiamo pubblicato in precedenza facciamo riferimento ad una nostra precisazione. La pubblichiamo ricordando che La Regione, pur avendolo ricevuta la mattina stessa della pubblicazione del suo...

Tutti bocciati in civica, a cominciare da La Regione

Il quotidiano bellinzonese, ormai avviato sul viale del tramonto, non contento di raccogliere le cicche della disinformazione governativa, continua nel suo atteggiamento servile e velinaro.Nel commentare oggi la nostra precisazione...

Aumenti salariali e continuazione di privilegi pensionistici illegali per i Consiglieri di Stato attuali e futuri. Prepariamoci ad opporci a questa vergogna!

A quasi 6 anni dalla decisione del Gran Consiglio di assoggettare i ministri alla cassa pensione del Cantone e di rivedere i loro privilegi pensionistici, lo stesso Parlamento si appresta...

Il lupo perde il pelo ma non il vizio! Ancora una volta il CdS non rispetta l’articolo 99 cpv 2 della LGC

In data 23 gennaio 2017 il Gran Consiglio ha approvato due iniziative parlamentari di Ghisletla (21 settembre 2015) e Pronzini (7 novembre 2016) che chiedevano una completazione della Legge sul...

Rendite pensionistiche degli ex-membri del governo: è l’ora dei conti…

Lo scorso 29 gennaio 2019 il Movimento per il Socialismo aveva trasmesso al Consiglio di Stato la perizia fatta allestire al professor Raymond Schmutz, professore onorario presso il Dipartimento di...

Paolo Beltraminelli: URC o 141’510 franchi di pensione all’anno?

Paolo Beltraminelli, certo con tono scherzoso, ha affermato a due riprese che per lui ormai la via è quella dell’iscrizione all’Ufficio di collocamento (URC) alla quale sono avviati tutti i...

Ultimi articoli

«Allevare un soldato»: la militarizzazione della gioventù russa

Corea del Nord: la nuova Kim e i dilemmi dinastici

Inondazioni: in Texas, una catastrofe ancora meno “naturale” delle altre

In poche parole

Non ne vogliamo nemmeno uno!

Nel settembre 2020, con una risicatissima maggioranza di appena 8.000 voti, il popolo svizzero ha approvato l’acquisto – per 6 miliardi di franchi – dei caccia americani F-35. A convincere quell’esile margine fu soprattutto un argomento: il prezzo fisso. Ci era stato detto che quello sarebbe stato il costo definitivo, e che non sarebbe cambiato, soprattutto considerando che tra la decisione d’acquisto e la consegna dell’ultimo velivolo sarebbero passati parecchi anni.
Oggi, invece, si ammette che costeranno di più. Che quel prezzo fisso non copre tutti i costi. E che ci vorrà almeno un miliardo in più – ma anche questa cifra è tutt’altro che definitiva. Il tutto sarebbe nato da un “malinteso”. Come se fosse normale impegnare 6 miliardi senza che il contratto fosse chiaro nei dettagli.
Ora, i più furbi cercano di cavarsela con un trucco: invece di acquistare i 36 esemplari previsti, si potrebbe comprarne qualcuno in meno, così da restare nel budget stanziato. Un po’ come facevamo da bambini, quando mettevamo sul bancone del negozio del paese qualche spicciolo racimolato qua e là e chiedevamo al gerente quante cicche potevamo comprare.
Ebbene, la risposta oggi deve essere netta: non ne vogliamo nemmeno uno di questi aerei! E se questa decisione fosse, come temo i favorevoli, un primo passo per “smantellare” l’esercito non potremmo che esserne felici.

eventi

Non ci sono appuntamenti