Tema caldo: Crisi in Francia

Francia, “persone comuni” in una situazione non comune

Nelle elezioni legislative, il voto al Nuovo Fronte Popolare ha espresso un massiccio rifiuto di ogni ipotesi di accesso al governo del Rassemblement National (RN) di Jordan Bardella e di...

Francia. Macron, governo, garbugli e pericoli

La vicenda sviluppatasi attorno al problema della nomina del nuovo governo francese si ingarbuglia sempre più. Come abbiamo riferito, venerdì scorso, durante il suo incontro all’Eliseo, Lucie Castets, la candidata...

Francia. Dopo il 7 luglio, che fare? Trasformare la tregua in un’alternativa di potere

Il Presidente francese Emanuele Macron ha mostrato tutte le sue concezioni autoritarie antidemocratiche, assumendo la decisione di mantenere in piedi fino alla fine dei Giochi Olimpici il suo vecchio governo,...

Francia. Costruire una sinistra di rottura

Le elezioni legislative e il loro inaspettato risultato hanno creato una nuova situazione politica e accelerato la crisi del macronismo, mettendo la sinistra di fronte alle proprie responsabilità. In questo...

Parigi. Le Olimpiadi e i “poveri bastardi”

Mercoledì 17 luglio, più di 200 senzatetto, uomini, donne e giovani, sono stati evacuati dai loro rifugi di fortuna nella zona nord di Parigi. Si è trattato della terza evacuazione...

Francia. La crisi politica tra le manovre di Macron e le divisioni del Nouveau Front Populaire

Alla terza votazione (quella in cui bastava la maggioranza relativa) è stata eletta presidente dell’Assemblea quella che ne era stata presidente anche nella legislatura precedente, Yaël Braun-Pivet, una fedelissima di Macron,...

Contro la repubblica autoritaria di Macron, facciamo… Fronte Popolare!

Pubblicata sulla stampa il 10 luglio, la lettera pubblica di Macron – che afferma, contro ogni evidenza, che  “nessuno ha vinto” – è una nuova provocazione. Di fronte a questo...

Francia. Né divisioni a sinistra né unità nazionale, continuiamo a far fronte!

Ora che il pericolo di una presa di potere da parte del RN è passato, si tratta di capire come far vivere e applicare il programma del Nuovo Fronte Popolare...

Francia. Una vittoria a sorpresa e una nuova possibilità contro il Rassemblement National

Il Nuovo Fronte Popolare (NFP) – una coalizione costruita in pochi giorni dai partiti di sinistra, ancora del tutto divisi fino a pochi giorni prima in occasione delle ultime elezioni...

Francia. Sconfitta l’estrema destra, applicare il programma del Nuovo Fronte Popolare

Pubblichiamo la presa di posizione dei nostri compagni del Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA – L’Anticapitaliste) sui risultati del secondo turno delle elezioni legislative e sulle prospettive del prossimo periodo. (Red)...

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Bellinzona. A teatro, ma senza stereotipi di genere

Difendiamo il servizio civile! Firmiamo il referendum contro la revisione della legge sul servizio civile

In poche parole

Cambiare cassa malati. Una soluzione, ma per chi?

Di fronte all’ennesimo aumento dei premi, la risposta sembra sempre la stessa: cambiare cassa. È il consiglio che ripetono governo, media, associazioni dei consumatori e consulenti, presentandolo come la strada più semplice per risparmiare.
Ma funziona davvero per tutte e tutti?
I dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica dicono altro. Tra il 2022 e il 2023 solo l’8,9% degli assicurati ha cambiato cassa: per loro la riduzione dei premi è stata in media inferiore all’1%, mentre chi è rimasto fedele ha subito un aumento del 6,6%.
E chi riesce a guadagnarci? Soprattutto i giovani: oltre il 10% tra i 26 e i 40 anni ha cambiato cassa, ma la quota scende sotto il 2% tra gli over 71. A pesare è anche la franchigia: il 14,4% di chi ha scelto quella massima di 2’500 franchi ha cambiato assicuratore, contro il 6-7% di chi ne ha una più bassa. Infine, le spese sanitarie: più del 10% di chi spende meno di 1’000 franchi all’anno ha cambiato cassa, contro meno del 5% di chi supera i 10’000.
Il cambio di cassa premia chi è giovane, sano e spende poco, mentre penalizza gli anziani e i malati cronici, frenati dalla burocrazia o dal timore di complicazioni nell’accesso alle cure. Risultato: il mercato dei cambi non rafforza la solidarietà, ma la indebolisce, ampliando la distanza tra chi gode di buona salute e chi ha più bisogno di cure. Alla faccia della solidarietà tra giovani e meno giovani, tra sani e malati che dovrebbe essere alla base della LAMal.

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