Attività MPS: Lavori in Gran Consiglio

Abusi sessuali e rapporti tra autorità religiosa e autorità giudiziaria

Pubblichiamo il testo dell’interpellanza che i deputati dell’MPS hanno inoltrato oggi a seguito della vicenda che vede coinvolto un importante personaggio della Chiesa ticinese. (Red) L’ennesima vicenda di abusi sessuali...

Per una maggiore trasparenza delle istituzioni politiche

Pubblichiamo qui di seguito l’iniziativa parlamentare elaborata presentata dai deputati MPS. Essa tende a mettere in discussione la totale opacità (e mancanza di trasparenza) nel funzionamento di alcune istituzioni parlamentari,...

Cittadella e città

La recente discussione e votazione sulla cosiddetta “cittadella della giustizia” (l’acquisto dell’ex-sede di EFG a Lugano, nello stabile progettato dall’architetto Botta) mi ha spinto, unitamente con il collega deputato Matteo...

Inceneritore di rifiuti a Lumino: un impianto che non s’ha da fare!

Pubblichiamo un’interpellanza depositata alcuni giorni fa dai nostri deputati in Gran Consiglio. (Red) La domanda di costruzione di un inceneritore alimentato da rifiuti (legname usato e di scarto, incollato, dipinto,...

Perché combattiamo le politiche neoliberali sulla finanze pubbliche

Ieri, il Parlamento ha discusso di tre iniziative parlamentari dei deputati MPS con le quali si chiedeva lo stralcio dei meccanismi costituzionali e di legge che sono alla base della...

Il No dell’MPS alla riforma fiscale, verso il referendum

Pubblichiamo qui l’intervento in Gran Consiglio del deputato dell’MPS Giuseppe Sergi nel dibattito di martedì 12 dicembre sulla riforma fiscale. (Red) Marx sosteneva che la fiscalità è la prima forma...

Combattere le molestie nell’amministrazione cantonale…con calma

Nell’ambito della discussione in Gran Consiglio sulle conclusioni e raccomandazioni dell’audit che ha analizzato le vicende dell’ex funzionario del DSS (condannato per per coazione sessuale e stupro). La commissione della...

Per una scuola attiva e al servizio dell’educazione al genere

Come previsto oggi il Gran Consiglio ha bocciato una mozione (del 2019 !!!) di Angelica Lepori che chiedeva di introdurre in tutti gli ordini di scuola modelli di insegnamento basati...

Vigilanza pubblica e condizioni di lavoro nelle case anziani

Il settore delle case anziane, vale la pena ricordarlo, è stato confrontato negli scorsi anni con un proliferare di situazioni di crisi e mancato rispetto di leggi e regolamenti in...

Per una moratoria sulle tariffe elettriche

L’MPS ha presentato oggi due atti parlamentari. Entrambi chiedono un intervento – a livello cantonale e a livello della città di Bellinzona per l’istituzione di una moratoria sulle tariffe elettriche...

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In poche parole

Cambiare cassa malati. Una soluzione, ma per chi?

Di fronte all’ennesimo aumento dei premi, la risposta sembra sempre la stessa: cambiare cassa. È il consiglio che ripetono governo, media, associazioni dei consumatori e consulenti, presentandolo come la strada più semplice per risparmiare.
Ma funziona davvero per tutte e tutti?
I dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica dicono altro. Tra il 2022 e il 2023 solo l’8,9% degli assicurati ha cambiato cassa: per loro la riduzione dei premi è stata in media inferiore all’1%, mentre chi è rimasto fedele ha subito un aumento del 6,6%.
E chi riesce a guadagnarci? Soprattutto i giovani: oltre il 10% tra i 26 e i 40 anni ha cambiato cassa, ma la quota scende sotto il 2% tra gli over 71. A pesare è anche la franchigia: il 14,4% di chi ha scelto quella massima di 2’500 franchi ha cambiato assicuratore, contro il 6-7% di chi ne ha una più bassa. Infine, le spese sanitarie: più del 10% di chi spende meno di 1’000 franchi all’anno ha cambiato cassa, contro meno del 5% di chi supera i 10’000.
Il cambio di cassa premia chi è giovane, sano e spende poco, mentre penalizza gli anziani e i malati cronici, frenati dalla burocrazia o dal timore di complicazioni nell’accesso alle cure. Risultato: il mercato dei cambi non rafforza la solidarietà, ma la indebolisce, ampliando la distanza tra chi gode di buona salute e chi ha più bisogno di cure. Alla faccia della solidarietà tra giovani e meno giovani, tra sani e malati che dovrebbe essere alla base della LAMal.

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