Campagna MPS: Rimborsopoli

Iniziativa legislativa presentata nella forma elaborata (art. 102 LGC) “Per un Controllo cantonale delle finanze finalmente indipendente!”

Per chi non se ne fosse ancora reso pienamente conto, giova rilevare come le patetiche vicende della scorsa legislatura abbiano evidenziato una preoccupante mancanza d’indipendenza del Controllo cantonale delle finanze....

Il Parlamento cantonale scrive una delle pagine più vergognose della sua storia

È finita come era facile immaginare la vicenda dei rimborsi spesa del Consiglio di Stato. Dopo la sceneggiata dello scorso mese di dicembre (finita in parità), ecco la decisione finale...

Sull’indennità forfettaria dell’ex-cancelliere

Cari colleghi, care colleghe, tutto è bene quel che finisce bene? No direi. Non almeno per quel che riguarda la vicenda dell’indennità forfettaria dell’ex-cancelliere. Un vicenda che ha messo in...

MPS fa solo il suo lavoro: opposizione di sinistra al Governo!

Il direttore del Corriere, nell’editoriale di venerdì scorso, ha suonato l’allarme: le istituzioni di questo cantone avrebbero perso autorità e sarebbero in pericolo perché in balìa dell’MPS e del suo...

Lettera ai/alle dipendenti assicurati/e presso l’Istituto di Previdenza del Canton Ticino…

Pubblichiamo la lettera che l’MPS ha inviato nei giorni scorsi a tutti/e gli/le dipendenti del Cantone, nella loro qualità di assicurati presso la Cassa pensioni del Cantone IPCT. Tutti voi,...

Presa di posizione dell’MPS sulle recenti questioni relative ai rimborsi

Il Movimento per il socialismo ha preso atto con interesse e stupore della decisione della Commissione della gestione di segnalare la vicenda del rimborso spese dell’ex-cancelliere Giampiero Gianella al Procuratore...

Pretesa di risarcimento contro il Consiglieri di Stato del 8 febbraio 2018 (Rimborsopoli) / errore sostanziale e formale nei due rapporti commissionali

Egregio Presidente della Commissione della Gestione e Finanze Le scrivo in merito ad un errore sostanziale e formale contenuto nei due rapporti commissionali relativi allo scandalo Rimborsopoli. Premessa: come indicato...

Rimborsi: va in scena l’insabbiamento…

Come avevamo già ventilato la scorsa settimana, sulla questione degli indebiti rimborsi percepiti da Consigliere ed ex-consiglieri di Stato la commissione della gestione proporrà al Parlamento di respingere la richiesta...

Norman Gobbi dimagrisce…ma nel suo dipartimento ci si è abbuffati e si vuole continuare ad abbuffarsi?

Pubblichiamo qui di seguito l’interpellanza dal titolo “Norman Gobbi dimagrisce…ma nel suo dipartimento ci si è abbuffati e si vuole continuare ad abbuffarsi?” del deputato MPS Matteo Pronzini del 26...

Riscatti e supplemento sostitutivo AVS/AI dei membri del Consiglio di Stato: semplici domande che necessitano di semplici risposte

Nel corso delle sessioni parlamentari degli scorsi 9 aprile e 8 maggio, il Consiglio di Stato, rispondendo a due mie interpellanze sul tema della previdenza dei Consiglieri di Stato ha...

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In poche parole

Non ne vogliamo nemmeno uno!

Nel settembre 2020, con una risicatissima maggioranza di appena 8.000 voti, il popolo svizzero ha approvato l’acquisto – per 6 miliardi di franchi – dei caccia americani F-35. A convincere quell’esile margine fu soprattutto un argomento: il prezzo fisso. Ci era stato detto che quello sarebbe stato il costo definitivo, e che non sarebbe cambiato, soprattutto considerando che tra la decisione d’acquisto e la consegna dell’ultimo velivolo sarebbero passati parecchi anni.
Oggi, invece, si ammette che costeranno di più. Che quel prezzo fisso non copre tutti i costi. E che ci vorrà almeno un miliardo in più – ma anche questa cifra è tutt’altro che definitiva. Il tutto sarebbe nato da un “malinteso”. Come se fosse normale impegnare 6 miliardi senza che il contratto fosse chiaro nei dettagli.
Ora, i più furbi cercano di cavarsela con un trucco: invece di acquistare i 36 esemplari previsti, si potrebbe comprarne qualcuno in meno, così da restare nel budget stanziato. Un po’ come facevamo da bambini, quando mettevamo sul bancone del negozio del paese qualche spicciolo racimolato qua e là e chiedevamo al gerente quante cicche potevamo comprare.
Ebbene, la risposta oggi deve essere netta: non ne vogliamo nemmeno uno di questi aerei! E se questa decisione fosse, come temo i favorevoli, un primo passo per “smantellare” l’esercito non potremmo che esserne felici.

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